Perrotta: «La scultura dedicata a Gravina non sarà mai rimossa»
Il sindaco di Paola ha rassicurato la vedova del commerciante ucciso dai clan nel 1982: «È stato un gigante della nostra città. Lo ricorderemo con una cerimonia»

PAOLA «Per nessun motivo al mondo saranno prese iniziative che possano recare in qualche modo ulteriore dolore ad una famiglia già provata dal sacrificio che si è consumato in quei tempi terribili. È grazie proprio a questo sacrificio che è cominciata la rinascita di Paola». Lo afferma Roberto Perrotta, sindaco di Paola a proposito della notizia che il Comune del centro del Tirreno cosentino avrebbe deciso di spostare la scultura dedicata a Luigi Gravina, il commerciante ucciso dai clan nel marzo del 1982. Una vicenda sollevata dalla vedova della vittima di mafia.
«Io sono il sindaco – ricorda Perrotta – che si è ricordato di Luigi Gravina in questi circa 40 anni dal suo omicidio, fino a prova contraria, e non lascio a nessuno la possibilità di offuscare questo bel ricordo che ha tolto Paola dalla morsa della mafia. Quella cerimonia, a cui ha fatto seguito, dopo alcuni anni, l’intitolazione del ponte di corso Cristoforo Colombo, rimarrà negli annali».
«Chiedo scusa se si è potuto soltanto pensare una cosa del genere – sottolinea il primo cittadino – perché mai e poi mai, fino a quando io sarò Sindaco, sarà consumato un simile atto perché la storia della Città di fonda su grandi e piccoli gesti, uomini illustri e meno illustri che comunque fanno la storia, grandi e piccoli episodi, e Luigi Gravina è un gigante della nostra Città. Come Amministrazione comunale, peraltro, stavamo già pensando, da mesi, di celebrare nella maniera più giusta il 40ennale del fatto di sangue consumato a danno del nostro concittadino».