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Amalia Bruni presenta i candidati: «Un esercito di 168 persone per la rivoluzione gentile» – FOTO

La candidata di centrosinistra: «de Magistris non si permetta di fare illazioni sulla mia persona. Proposta di Oliverio respinta. Nostre liste pulite»

Pubblicato il: 12/09/2021 – 12:07
Amalia Bruni presenta i candidati: «Un esercito di 168 persone per la rivoluzione gentile» – FOTO

CATANZARO «Siamo un battaglione di 168 persone, completamente pulite» e rappresentative di una «rivoluzione gentile». Così Amalia Bruni, candidata alla presidenza della Regione per il centrosinistra, alla convention di presentazione di tutti i candidati della sua coalizione in Villa Margherita a Catanzaro. «È una manifestazione – ha sostenuto la Bruni che ho voluto fortemente perché abbiamo bisogno di fare vedere agli amici calabresi quanti siamo e che belle facce pulite abbiamo, tutti i candidati, tutti i rappresentanti di partiti e movimenti che appartengono a questa larga coalizione di centrosinistra. Questo è l’esercito bello e positivo che deve invadere la Calabria per riscattare questa terra dalle negatività, dalla fogna in cui siamo stati trascinati ormai da più di 20 anni. Io penso – ha rimarcato la candidata presidente per il centrosinistra . che questa sia la squadra a cui i calabresi devono guardare con attenzione perché rappresentiamo davvero la voglia di cambiamento». La Bruni si è poi soffermata con i giornalisti su tutti i temi dell’attualità, non mancando di polemizzare ancora con i competitor di centrosinistra Luigi de Magistris e Mario Oliverio e con l’avversario del centrodestra Roberto Occhiuto.

«Nostre liste pulite, a destra è stato diverso…»

Primo tema la composizione delle liste del centrosinistra. «Oggi – ha esordito la Bruni – presentiamo questo battaglione di 164 persone, capitanate da una donna, con molte donne perché finalmente ci dà la possibilità di esserci, contare, iniziare un nuovo percorso, all’insegna soprattutto della praticità e della concretezza che molto spesso le donne riescono a mettere anche in politica rispetto ai maschi, e soprattutto di un nuovo modo di fare politica, che è quello del servizio, del servizio non personale ma per il bene della collettività». E poi «in tutti i nostri gruppi – ha detto la Bruni – i candidati sono stati scelti uno ad uno, non sono persone che si sono offerte, la stragrande maggioranza è impegnata nel sociale, gente che non fa della politica il primo mestiere, sono tutte persone che hanno costruito pezzi di cultura sul loro territorio. Quindi, sono nomi nuovi, puliti, che non hanno bisogno di essere passati al setaccio e non daranno alcun tipo di soprese. A priori c’è stato un manifesto importante, il codice etico, ma nei fatti non è stato necessario applicarlo». E le liste del centrodestra? «Non mi riguardano. Ho visto. Ha affermato la candidata del centrosinistra – che le hanno mandate all’Antimafia con questo  bollino, dicendo che erano tutti contenti, che loro stavano dentro i criteri dell’Antimafia, ma poi abbiamo scoperto che erano liste non definitive e abbiamo assistito a persone eliminate dalle liste. Sono problematiche sulle quali noi non incorriamo perché abbiamo scelto persone completamente pulite».

«Non sarò come Callipo»

«Relativamente alla mia similitudine con la candidatura di Callipo, la verosimiglianza è solo nell’essere civico», ha poi precisato la Bruni. «Il mio è un impegno all’ottica del servizio della collettività, ho intenzione di rimanere, lo dico e lo ribadisco perché molti temono che si possa realizzare la stessa situazione che avvenne sfortunatamente per Callipo. Siamo due persone estremamente diverse, abbiamo sviluppato la nostra vita dando risultati in questa terra ma siamo diversi, la somiglianza è solo nell’essere civico. Io continuerò a lavorare sempre per questa terra perché voglio che la Calabria ritrovi valori e dignità persi negli ultimi 25 anni e noi – ha sostenuto la candidata del centrosinistra – vogliamo ridare speranza ai calabresi e noi dobbiamo parlare con i calabresi».

Le polemiche con Oliverio e De Magistris

I giornalisti ricordano che Mario Oliverio ha parlato di mercato dei candidati, suscitando la replica stizzita della Bruni: «Ho rifiutato quella lista esattamente perché aveva dei candidati per i quali si poneva un problema di opportunità di candidatura, quindi – ha rilevato la Bruni – rimando al mittente».  Quanto a de Magistris, «non si deve neanche lontanamente permettere di fare illazioni sulla mia persona», ha sostenuto ancora la candidata del centrosinistra. Aggiungendo che «noi siamo la vera innovazione e la vera rivoluzione, una rivoluzione gentile. Io penso che questa sia la squadra che i calabresi devono attenzionare perché rappresentiamo davvero la voglia di cambiamento. Nelle mie liste ci sono molti medici, perché si vuole davvero dare il segno di un ruolo che prende in carico assieme a me non più solo i pazienti ma l’intera collettività, il segno di professionisti che si mettono al servizio di questa terra per vincere una sfida che riguarda un settore, la sanità, da più di 10 anni devastata. Le liste quindi sono rappresentate tutte da persone estremamente capaci, pulite, ripeto scelte uno ad uno. Io sono molto fiduciosa».

«Noi rappresentiamo un segno di fiducia»

«Io sono convinta che molti degli astenuti andranno alle urne», ha quindi affermato la Bruni. «Ho letto una ricerca che dice che andranno a votare 8 su 10 giovani, questo è molto importante perché i dati passati erano molto sconfortanti. I giovani sceglieranno il meglio e il nuovo, oggi la Calabria ha la possibilità di fare un ricambio totale della politica e per fare questo dovrà dare fiducia alla Bruni e alla coalizione di centrosinistra. Tanta gente ci sta fermando, ci sta esprimendo fiducia totale. De Magistris non è un uomo di sinistra, è un populista. La polemica con la Cristallo (portavoce delle Sardine) è montata da lei a livello personale. I sondaggi – ha proseguita la candidata presidente del centrosinistra – non mi riguardano, perché spesso hanno toppato alla grande, quindi c’è ancora moltissimo da fare. E poi spesso la destra ritrova la sua unità all’interno di affari che non appartengono al mondo della sinistra».

«Anche Spirlì responsabile del disastro sanità»

Uno dei temi clou della campagna elettorale, la sanità. «Gli aspetti della sanità – ha concluso Bruni – sono sotto gli occhi di tutti. È vero che c’è una responsabilità commissariale, ma è anche vero che ci sono una serie di relazioni con il governo della Regione e il Dipartimento della Salute, e quindi avrebbero potuto dare via, insieme, ai posti che i decreti prevedevano anche per l’emergenza Covid ma che non sono stati attivati. Quindi, ci sono responsabilità cocenti, sempre sulla pelle dei calabresi».
«Il Commissariamento e una gestione politica incapace, indolente, indifferente e lontana dai problemi della gente hanno prodotto disastri su disastri», aggiunge. «Sentiamo parlare di sanità da chi pur avendo a disposizione una serie di strumenti di competenza della Regione per incapacità non è mai riuscito a metterli in atto, come una attenta analisi del bisogni dei vari territori, della mancanza di attrezzature, della mancanza di personale, la mancata creazione di un osservatori epidemiologico l’aumento delle Uccp e la riorganizzazione della medicina del territorio e lo stesso utilizzo mai attuato dai fondi Covid. Non risulta che alcune di queste istanze sia mai stata attenzionata da questa gestione regionale. Neanche mai sottoposta al Commissario. Nonostante il commissarimento è possibile quindi operare proponendo soluzioni e facendo di tutto per realizzarle. È la mancanza di visione e di competenza che ha impedito di migliorare comunque la sanità calabrese».  (a. c.)

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