CATANZARO Nove persone finite in carcere, altre 12 agli arresti domiciliari. È questo il bilancio dell’operazione “Aesontium” condotta questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro e la Compagnia dei Carabinieri di Catanzaro – supportati in fase esecutiva del personale del Reparto Prevenzione Crimine e delle unità cinofile di Vibo Valentia, nonché di un elicottero del V Reparto Volo della Polizia di Stato e delle Squadre di Intervento Operativo del 14° Battaglione Carabinieri Calabria. L’ordinanza, firmata dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richieste della Dda del capoluogo, riguarda dunque in totale 21 soggetti, indagati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, furto di armi, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e ricettazione.
Si tratta di un blitz che nasce da due distinte attività di indagine condotte dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato – coordinate della Dda – e poi riunite in un’unica indagine per la concordanza di risultanze in ordine ai soggetti investigati e al contesto criminale di riferimento. Particolarmente grave il quadro indiziario che ha permesso di risalire a due organizzazioni criminali, con specifici ruoli assegnati ad ogni suo componente, quali gli elementi di vertice delle stesse, gli organizzatori degli approvvigionamenti e della distribuzione dello stupefacente anche al minuto, le vedette sul territorio, nonché i fornitori, con riferimento al fiorente mercato del traffico illecito delle sostanze stupefacenti, del tipo marijuana, hashish, cocaina e eroina, nell’area sud della Città di Catanzaro.
I gravi elementi indiziari hanno permesso di ipotizzare i canali di approvvigionamento per entrambe le consorterie criminali; uno di tali canali era proveniente dalla Puglia, tramite soggetti di origine albanese (uno dei quali attinto dalla misura cautelare odierna), oltre che da soggetti contigui ad una delle cosche operanti nel versante della costa ionica. Le investigazioni sono state effettuate, oltre che con le attività di carattere tradizionale, con l’esame di collaboratori di giustizia, e con l’attivazione di presidii di natura tecnica, che hanno condotto a numerosi riscontri sul territorio, nel corso dei quali sono state tratte in arresto in flagranza di reato 9 soggetti, e si è proceduto al sequestro di sostanza stupefacente del tipo marijuana e hashish, nonché cocaina, eroina e anfetamine. (redazione@corrierecal.it)
In carcere sono finiti:
Marco Bevilacqua (cl. ’88);
Fabio Bevilacqua (cl. ’91);
Romina Veronica Di Cataldo (cl. ’93;
Cosimo Bevilacqua detto “Coccolino” (cl. ’97);
Gianluca Bevilacqua, detto “Felice” (cl. ’82);
Francesca Martelli detta “Subaru” (cl. ’79);
Isa Garuja, detto “Antonio” (cl. ’75);
Donato Bevilacqua, detto “Mario” o “occhiu stortu” (cl. ’75);
Marco Passalacqua (cl. ’88).
Ai domiciliari:
Silvana Pereloque Vecceloque (cl. ’74);
Mirko Bevilacqua (cl. ’94);
Antonietta Passalacqua (cl. ‘50);
Mirko Passalacqua, detto “‘u zannutu” (cl. ’98);
Antonio Bevilacqua, detto “Tonino” (cl. ’78);
Cosimo Passalacqua (cl. ’83);
Franco Passalacqua, detto “U killer”;
Graziella Passalacqua (cl. ’79);
Francesco Bevilacqua (cl. ’92);
Ubaldo Codamo (cl. ’95);
Stefano Bevilacqua (cl. ’87);
Luciano Abruzzese (cl. ’85).
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