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La giunta del Senato aspetta le motivazioni della condanna, rinvio sulla richiesta d’arresto per Siclari

Nella riunione del 13 ottobre la decisione di acquisire l’atto, assieme a una sentenza sulla figura di Domenico Laurendi

Pubblicato il: 24/10/2021 – 9:02
La giunta del Senato aspetta le motivazioni della condanna, rinvio sulla richiesta d’arresto per Siclari

REGGIO CALABRIA L’iter è ripreso lo scorso 13 ottobre, ma la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato ha deciso di prendere tempo. La questione è la richiesta di arresti domiciliari che pende dal febbraio 2020 su Marco Siclari, senatore di Forza Italia condannato di recente dal Tribunale di Reggio Calabria a 5 anni e 4 mesi di reclusione (con rito abbreviato) nel processo Eyphemos. L’esame della pratica è già passato attraverso diversi step: iniziato nella seduta del 3 marzo, è proseguito nelle sedute del 19 maggio e del 1° luglio 2020. Nell’ultima riunione, la prima dopo la condanna, è arrivato un altro rinvio.
Nel luglio 2020 – lo ricorda il relatore Francesco Urraro – la Giunta ha deliberato un’integrazione istruttoria volta ad acquisire la sentenza di primo grado relativa al processo “Xenopolis” con la quale Domenico Laurendi, figura chiave dell’inchiesta, è stato assolto dall’accusa di appartenenza ad associazione di stampo mafioso. Secondo l’accusa, riepiloga il verbale della seduta, Siclari «avrebbe accettato, a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al “locale” di ‘ndrangheta di Santa Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro, in cambio della promessa di erogazione di utilità o comunque della disponibilità a soddisfare gli interessi e le esigenze dell’associazione mafiosa».
La figura di Laurendi, secondo la Dda di Reggio Calabria uomo di fiducia del clan Alvaro, sarebbe «strettamente connessa a quella del senatore Siclari, avendo un ruolo centrale come “interfaccia mafioso” del parlamentare in questione». E «proprio in questa prospettiva il relatore ha ritenuto di proporre alla Giunta l’integrazione istruttoria sopracitata, che avrebbe consentito di acquisire elementi informativi rilevanti sulla figura del Laurendi».
Per questo motivo, il 5 agosto 2021 «la Presidenza del Senato ha trasmesso alla Giunta la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria n. 759 del 2014, inviata dal giudice per le indagini preliminari presso lo stesso Tribunale, dalla quale si evince che la posizione del signor Laurendi, imputato in concorso con Alvaro Cosimo e Alvaro Domenico, è stata definita separatamente (pag. 2 della sentenza)». E con una Pec del 3 agosto 2021 «il Tribunale di Reggio Calabria ha peraltro segnalato che, nell’ambito dello stesso procedimento penale (n. 6170/2008 R.G.N.R. D.D.A.) è stata emessa una sentenza dibattimentale di primo grado da parte del Tribunale di Palmi (n. 1155/2015) nei confronti di Domenico Laurendi ed altri, poi appellata ed iscritta al n. 610/2017 RCApp».
Urraro propone dunque «di acquisire dal Tribunale di Palmi la predetta sentenza – citata dal Tribunale di Reggio Calabria, ma non agli atti della Giunta – necessaria per comprendere fino in fondo la posizione del Laurendi, come detto “funzionalmente connessa”, secondo l’ipotesi accusatoria, a quella del senatore Siclari».
Al quadro si aggiunge, ovviamente, la sentenza con la quale Siclari è stato condannato lo scorso 28 settembre con interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durata della pena. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni dalla lettura del dispositivo. E per la Giunta è «imprescindibile sotto un profilo metodologico ed alla stregua di canoni di completezza istruttoria acquisire la predetta motivazione una volta che sarà depositata». Le motivazioni, assieme alle altre sentenze che riguardano Laurendi, saranno esaminate prima della decisione sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla procura un anno e otto mesi fa.

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