La rivoluzione arancione, in Calabria, è solo rimandata. Questo si ricava dai resoconti dell’assemblea delle iscritte e degli iscritti di “demA”, il movimento di Luigi de Magistris, che nei giorni scorsi s’è riunito a Napoli per fare – recita un comunicato – «l’analisi del voto delle amministrative a Napoli e in Calabria e i prossimi passi del Movimento». Il riferimento calabrese del movimento è il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia; che è, altresì, «Coordinatore demA del Mezzogiorno».
La riunione ha deciso «di aprire una nuova fase del movimento demA, una costituente che porti alla costruzione, nei prossimi mesi, di un nuovo soggetto politico con il coinvolgimento di militanti di tantissime parti d’Italia». Per uno che raddoppia ce n’è un altro che annuncia che potrebbe lasciare. Si tratta del suo ex compagno di viaggio, Carlo Tansi, che così esordisce: «a mente lucida ho compreso gli errori che ho commesso per la mia inesperienza politica». E giù a snocciolare i motivi. Condensati in sei punti. Poi le conclusioni: «Alla luce del recente insuccesso, sto pensando seriamente di ritirarmi dalla politica, perché non ho esperienza politica e perché il mio carattere passionale è incompatibile con le regole comportamentali della furba politica calabrese. Questa politica non fa per me». Dunque, è tutto in itinere.
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