COSENZA Falsità ideologica, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale e abuso d’ufficio. Sono le ipotesi di reato contestate a vario titolo a 18 indagati nell’ambito dell’inchiesta su presunti falsi bilanci all’Azienda sanitaria provinciale bruzia. La Procura di Cosenza ha chiuso le indagini notificando alle diciotto persone i relativi avvisi.
Tra le persone fine al centro dell’inchiesta – che riguarda mancata approvazione dei bilanci dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza – anche i due ex commissari ad acta per il piano di rientro Massimo Scura e Saverio Cotticelli, i due ex dirigenti del dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro e Bruno Zito e il funzionario del dipartimento regionale applicato Vincenzo Ferrari
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due ex commissari avrebbero approvato – senza avere avviato la relativa istruttoria e i relativi provvedimenti di competenza – i bilanci per le annualità 2015, 2016 e 2017 dell’Asp. Commettendo così, secondo l’accusa, il reato di falsità ideologica ed in concorso con gli ex dirigenti del dipartimento Tutela della Salute, Bruno Zito e Antonio Belcastro. Quest’ultimo poi a capo della gestione dell’emergenza Covid.
Nell’inchiesta complessivamente sono indagati diciotto tutti funzionari e dirigenti dell’Azienda sanitaria provinciale. Ed in particolare:
Raffele Mauro
Luigi Bruno
Francesco Giudiceandrea
Maria Marano
Giovanni Francesco Lauricella
Antonio Scalzo
Carmela Cortese
Remigio Magnelli
Fabiola Rizzuto
Elio Pasquale Bozzo
Alfonso Luzzi
Aurora De Ciancio
Nicola Mastrota
Bruno Zito
Vincenzo Ferrari
Massimo Scura
Antonio Belcastro
Saverio Cotticelli
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