CATANZARO «Trent’anni fa in Questura, quella di Piazza Santa Caterina per intenderci, un evento drammatico scosse la città intera». Lo ricordano congiuntamente Gianfranco Morabito e Rocco Morelli, rispettivamente segretario provinciale del Siulp e dell’Fsp di Catanzaro. «Per un mero accidente – raccontano i segretari provinciali di Siulp e Fsp – esplose all’interno dei locali delle Volanti un ingente quantitativo di esplosivo, sequestrato dai colleghi in relazione a operazioni di prevenzione abilmente esperite durante la notte. Tre colleghi rimasero per sempre colpiti da quella tragedia, tanto che uno di essi lasciò subito dopo il corpo, colpito nel fisico e nello spirito da quel fuoco immane. Oggi, a distanza di trent’anni, le segreterie provinciali del Siulp e dell’Fsp intendono fare memoria di quel giorno infausto per onorare e celebrare i colleghi Maria Marasco e Giovanni Mellace che – ricordano Morabito e Morelli – hanno proseguito tenacemente e coraggiosamente nel percorso lavorativo, lasciando una traccia indelebile del loro vissuto, soprattutto per l’esempio che hanno rappresentato e rappresentano per le generazioni di poliziotti che hanno avuto la fortuna di conoscerli e apprezzarli. Maria ora è in pensione, Giovanni prosegue la sua luminosa carriera presso la sezione di Polizia giudiziaria del Tribunale ed entrambi, vittime del dovere, hanno servito la comunità con dedizione, passione e coraggio ad onta delle ferite impresse sul corpo e nell’anima. Quelle ferite così evidenti hanno rappresentato per i colleghi che li hanno conosciuti uno stimolo ancora maggiore ad essere migliori, ad essere più propositivi nel servizio e, anche , a essere più concilianti e tolleranti nelle relazioni inter personali, tanto forte appariva quel peso per il quotidiano lavoro svolto e per la intollerabile dose di sfortuna avuta. Hanno certamente rappresentato, più di ogni altro, il valore della tenacia nel perseguire il proprio mandato, il coraggio di superare un handicap a prima vista insuperabile e la proposizione di una vera testimonianza di vita, di quanto volontà e valori inossidabili possano fare anche miracoli. Con la speranza che entrambi possano rappresentare un valore aggiunto anche per le nuove generazioni – concludono Gianfranco Morabito e Rocco Morelli – auguriamo ogni bene a loro e alle loro famiglie, rammentando loro che il collega, il sindacato, la Polizia, saranno sempre grati per il loro esempio di vita».
x
x