Alibante, revocata la misura cautelare per Eugenio Macchione
Il dipendente del Comune di Nocera Terinese era sottoposto all’obbligo di dimora

NOCERA TERINESE Nell’ambito del procedimento penale denominato operazione Alibante – l’inchiesta della Dda di Catanzaro sulle infiltrazioni mafiose nel Medio Tirreno catanzarese – è stata disposta la revoca della misura cautelare per l’indagato Eugenio Macchione, dipendente del Comune di Nocera Terinese, difeso dagli avvocati Anna Mendicino e Antonio Gigliotti.
Gli avvocati specificano che l’indagato «era a tutt’oggi sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Nocera Terinese». Nell’ordinanza di revoca, il gip Matteo Ferrante ha ravvisato la insussistenza di ogni esigenza cautelare a carico di Macchione, «tanto che – si legge in una comunicazione dei legali – ha disposto la revoca della misura cautelare ancora in atto, non ritenendo neanche necessario derubricare quella in essere con altra meno gravosa».