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La vertenza

Consorzio di bonifica jonio cosentino, Cgil, Cisl e Uil: «Senza stipendi e con contratto a termine»

I confederali: «L’ente irriguo vuole trasformare a tempo determinato molti rapporti di lavoro. La Regione non faccia finta di nulla»

Pubblicato il: 24/11/2021 – 16:45
Consorzio di bonifica jonio cosentino, Cgil, Cisl e Uil: «Senza stipendi e con contratto a termine»

TREBISACCE «Oltre al danno, pure la beffa». Così si esprimono i come sindacato unitario Flai-Fai e Filbi, Federica Pietramala, Antonio Pisani e Marco Stillitani in una nota in in cui lamentano il trattamento riservato a molti lavoratori del Consorzio di Bonifica dei Bacini Jonici del Cosentino.
«Strumentale e contro i lavoratori, la delibera 509 del 12/11/2021 emanata dall’ente – scrivono i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil – prevede la trasformazione di rapporto di lavoro da tempo indeterminato, a tempo determinato di numerosi lavoratori irrigui, solo al fine di fare pressione nei confronti della regione Calabria. I lavoratori dopo aver portato avanti per anni, con tanto sacrificio e spesso a proprie spese, il servizio irriguo a migliaia di agricoltori e produttori, permettendo livelli di produzioni di altissima qualità nella piana di Sibari, alla fine si vedono negato il sacrosanto diritto alla stabilità lavorativa. Come sindacato unitario Flai-Fai e Filbi – riferisce ancora la nota dei confederali – rimandiamo al mittente questa delibera che attacca e mortifica per l’ennesima volta i diritti dei lavoratori in maniera meramente strumentale. Inoltre chiediamo risposte all’amministrazione dell’ente consortile che deve garantire i pagamenti di salari e stipendi maturati fino ad oggi e di annullare immediatamente la delibera di cui sopra».
«Diversamente se non si dovessero avere risposte immediate, i sindacati annunciano sin da ora manifestazioni a forte impatto pubblico, perché non si può più accettare di mortificare i lavoratori in questo modo meschino. Infine – concludono Pietramala, Pisani e Stillitano – richiamano all’attenzione la Regione Calabria, a non far finta di nulla e di ricercare le più idonee soluzioni per i Consorzi di Bonifica che oramai sono al collasso».

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