CORIGLIANO ROSSANO Le preoccupazioni che avevamo palesato nei giorni scorsi rispetto al futuro del Frecciargento Sibari-Bolzano trovano conferme nelle stanze della Cittadella “Jole Santelli”.
Sembra, infatti, che gli uffici regionali – nel periodo di reggenza del presidente facente funzioni Spirlì – si siano “dimenticati” di rinnovare la convenzione con Trenitalia che regge in piedi un servizio che ha, di fatto, rivoluzionato il concetto di mobilità nel territorio della Sibaritide-Pollino.
Un vuoto burocratico che rischia di far fermare le locomotive del treno veloce già a partire dall’1 gennaio 2022. Sul portale di Trenitalia, infatti, non è più possibile con l’anno nuovo prenotare un viaggio sul Frecciargento. E questo perché mancherebbe, appunto, quel contratto oneroso tra la Regione Calabria e la grande società di trasporto ferroviario dello Stato.
Da quanto ci dicono e da quanto è dato sapere, infatti, il treno non si reggerebbe con la sola utenza. Pertanto, le spese integrative per colmare il passivo prodotto nel tratto calabrese sarebbero a carico della Regione. E questo per effetto dell’accordo che strinse l’allora governatore della Calabria, Mario Oliverio, con le ferrovie dello Stato.
A conti fatti servirebbero circa 500mila euro per garantire la continuità del servizio. Non una cifra esorbitante per le casse della Regione Calabria, ma nemmeno soldi che si possano trovare dall’oggi al domani. Ad ogni modo, serve mediare e serve farlo in fretta. Anche perché un solo giorno di fermo del servizio potrebbe causare danni enormi all’economia del territorio e ai tanti pendolari della Calabria del nord-est che quotidianamente salgono su questo treno (l’unico a lunga percorrenza in tutta la fascia ionica) per spostarsi nel resto del Paese.
Delle prime rassicurazioni in tal senso sono giunte appena ieri sera da un post di facebook del consigliere regionale e capogruppo dell’Udc Giuseppe Grazianoche, interessatosi della vicenda, ha contattato il neo-assessore alla Mobilità (fresco d’insediamento), Fausto Orsomarso. Il quale avrebbe rassicurato il capogruppo centrista sull’immediato intervento della struttura regionale per affrontare e risolvere il disguido.
Del resto – e qui la nota stonata – la stessa Regione nelle settimane scorse aveva rinnovato il servizio treno-navetta da Crotone a Sibari proprio in coincidenza con il Frecciargento. E questo, ovviamente, sborsando altri soldi. Insomma, non uno ma due treni che oggi rischiano di rimanere su un binario morto per le “dimenticanze” di politica e burocrazia.
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