CATANIA Due regioni, Calabria e Sicilia, e quattro province – Catania, Ragusa, Siracusa e Reggio Calabria per 15 arresti, tutti soggetti gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. È questo l’esito dell’importante operazione “La Vallette”, eseguita oggi dai finanzieri del Comando provinciale di Catania, con il supporto dei colleghi di Ragusa e e del Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità Organizzata, al termine dell’attività investigativa coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Catania.
Le indagini, in particolare, hanno fatto emergere l’esistenza di una strutturata associazione per delinquere, composta da soggetti ragusani, albanesi e maltesi, ritenuta responsabile del traffico di cocaina, hashish e marijuana, droga che veniva sistematicamente acquistata in Albania, Puglia e Calabria e rivenduta in Sicilia, Lombardia e a Malta. I calabresi coinvolti, Alessandro e Giuseppe Agostino secondo quanto emerso sarebbero stati insieme ad Antonio Bevilacqua, stabili fornitori – in alcune circostanze coadiuvati anche da Salvatore Agostino e Rocco Bevilacqua – di cocaina, marijuana e hashish che sarebbe stata trasportati dalla Calabria.
Nel corso dell’attività investigativa, sono stati sequestrati in tutto oltre 430 kg di droga, tra cocaina, hashish e marijuana. Nove in tutto gli interventi repressivi in provincia di Catania e Ragusa e che hanno portato all’arresto in flagranza di reato di 13 soggetti. Il gip del tribunale di Catania ha così disposto l’arresto in tutto di 15 persone, mentre per un altro soggetto è stato disposto nel comune di residenza con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un ulteriore soggetto, senza precedenti penali e gravemente indiziata solo in ordine al trasporto, in una circostanza, di sostanza stupefacente.
Gli arrestati sono: Alessandro, Giuseppe e Salvatore Agostino; Rosario Amico; Lucia Armenia; Antonio e Rocco Bevilacqua; Antonio Salvatore Commisso; Fatjon Cuca, Emiliano, Eriseld e Ledi Hoxhaj; Roberto Melfi; Pietro Sessa; John Spiteri. La misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stata disposta nei confronti di Antonina Avveduto, perché senza precedenti penali e gravemente indiziata solamente in ordine al trasporto in una circostanza di droga.
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