Processo “Fly”: condannati in abbreviato Guzzo, Perri e Caruso
La decisione del Gip del Tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore. L’inchiesta ha permesso di scoprire un’attività di spaccio nell’hinterland bruzio

COSENZA Il Gip del Tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, ha condannato Pierpaolo Guzzo a 4 anni e 4 mesi e Candido Perri a 3 anni al termine del processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta denominata “Fly” , condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Cosenza. L’indagine aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di 6 misure cautelari, (tre di custodia cautelare in carcere, due di custodia agli arresti domiciliari ed una dell’obbligo di dimora) nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “detenzione/cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso” ed “estorsione in concorso”. L’attività investigativa svolta nel periodo compreso tra il luglio 2019 e il novembre 2019 aveva permesso di scoprire una fiorente attività di spaccio svolta nel capoluogo bruzio ed in altri comuni dell’hinterland cosentino.
La decisione del giudice
Nei confronti di Pierpaolo Guzzo (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante) e Candido Perri (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese) l’accusa aveva richiesto una pena pari a 7 anni per il primo (chiamato a rispondere di 13 capi di imputazione per droga e un’estorsione consumata) e 6 anni e 4 mesi per il secondo. Per entrambi, il Gip ha disposto la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. Giuseppe Caruso, altro imputato, è stato condannato ad otto mesi di reclusione ed assolto dal reato a lui ascritto al capo 13, per non aver commesso il fatto. (f.b.)