Esplosione in garage a Carpi, muore insegnante di Tropea
Il 27enne Giovanni Bozzolo vittima dell’incidente. Si era trasferito in Emilia Romagna a settembre. Gravemente ferito un amico

TROPEA Giovanni Bozzolo (sopra nella foto dal Corriere di Bologna), 27 anni, morto e un suo amico gravemente ferito e in pericolo di vita. Questo il tragico bilancio di un’esplosione avvenuta nella serata del 23 dicembre, a Fossoli, frazione di Carpi in Emilia Romagna. Stando a quanto si apprende, un incendio avrebbe innescato una potente esplosione all’interno di un garage in via Mar Tirreno. Bozzolo e un suo amico stavano tentando di riparare un’automobile nel garage quando, tra le 20 e le 21, una scintilla avrebbe incendiato una tanica di benzina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e anche sanitari del 118, che hanno chiesto l’invio di un’eliambulanza per soccorrere i due feriti. Sul posto anche i pompieri che hanno provveduto a spegnere il rogo per facilitare le operazioni di recupero dei due feriti.
Giovanni Bozzolo si era trasferito a Carpi lo scorso settembre
Il 27enne era un professore che insegnava proprio nel comune in provincia di Modena, originario di Tropea. L’amico che era con lui, rimasto gravemente ferito, è stato trasportato al centro grandi ustionati dell’ospedale di Cesena con l’elisoccorso. Bozzolo aveva conseguito una Laurea Magistrale in Matematica ed era docente di Matematica e Fisica. Si era trasferito a Carpi lo scorso settembre, all’inizio dell’anno scolastico. È morto praticamente sul colpo.
Figlio di un fotoreporter. Il sindaco Macrì: «La città soffre»
Giovanni Bozzolo era figlio del fotoreporter Vittorio Bozzolo, originario di Soverato ma residente da decenni a Tropea. Sulla tragedia che ha sconvolto la cittadina del Tirreno calabrese, è intervenuto il sindaco della cittadina costiera del Vibonese, Giovanni Macrì. «Sento il bisogno -ha detto Macrì – di condividere con tutta la nostra comunità una notizia terribile. Giovanni Bozzolo era un ragazzo in gamba, amato da tutti per la sua bontà e la sua crudele sorte ci stringe il cuore. Le parole servono solo a unirci nella condivisione del dolore col desiderio di rappresentare la nostra vicinanza al suo papà Vittorio, alla sua mamma Angelina e a tutta la famiglia. La città tutta – conclude Macrì – soffre e abbraccia Giovanni: sarai sempre con noi giovane figlio di Tropea».