CATANZARO Il dato su base nazionale non è ancora soddisfacente, ma a trainare il Paese nella campagna vaccinale rivolta ai bambini c’è il Meridione. Un mese per la fascia d’età 5-11 anni, in Italia è stato coperto il 22% della platea interessata: 804 mila bambini hanno ricevuto almeno una dose su un totale di 3 milioni e 600 mila chiamati a sottoporsi all’iniezione. Quelli che hanno già completato il ciclo vaccinale sono una stretta minoranza, 136 mila, il 3,7% della fascia anagrafica.
Per una volta, nei primi tre posti della classifica – secondo quanto riferisce La Stampa – c’è il Sud: Puglia, che ha il 38% della platea raggiunta con la prima dose, Calabria (29%) e Molise (28%). L’exploit pugliese, 16 punti sopra la media nazionale, non può non essere collegato alla scelta di prevedere, fin dall’inizio, l’organizzazione delle vaccinazioni nelle scuole, con oltre 150 istituti che hanno aderito alla campagna. Un modello citato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha discusso con il commissario Francesco Figliuolo dell’opportunità di incentivare questa soluzione in tutto il Paese.
L’esperimento è stato già replicato con successo in Calabria. E sarà esteso, secondo quanto ha riferito sabato il governatore Roberto Occhiuto. «Tantissime scuole stanno aderendo all’iniziativa della Regione Calabria, nata grazie a un’idea della vice presidente Princi, che ha come obiettivo quello di creare dei veri e propri hub vaccinali paralleli all’interno degli istituti scolastici. Questi presidi – aggiunge Occhiuto – saranno gestiti utilizzando solo in minima parte il personale sanitario già impegnato in altri centri di somministrazione, ma si avvarranno soprattutto del prezioso contributo dei genitori degli studenti che per mestiere fanno i medici o gli infermieri, e che volontariamente si sono resi disponibili a mettere la propria professionalità al servizio della collettività. Così, avremo decine e decine di nuovi hub presso le scuole, ai quali potranno rivolgersi gli alunni, il personale scolastico e anche i genitori dei ragazzi».
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