CROTONE Si tenta di riaprire il confronto tra le fazioni interne al Partito democratico di Crotone. Alle 11 di domenica prossima è stata convocata una riunione delle iscritte e degli iscritti residenti nella città pitagorica. L’iniziativa è stata presa dal circolo online “Nilde Iotti”. L’obiettivo è quello di tentare una complicata ripresa del dialogo tra le parti in guerra per arrivare a celebrare i congressi cittadini e provinciale con un accordo condiviso. E’ il primo passo concreto che è stato fatto da un anno e mezzo caratterizzato da scontri e accuse reciproche. I rapporti sono pessimi da diversi anni e l’inizio della guerra risale al tempo in cui il Pd governava Crotone con il sindaco Peppino Vallone. Oltre a problemi veniali (incarichi e altre facezie) il dissidio si alimentava per le diverse posizioni riguardanti gli accordi con gli alleati. Il Pd crotonese era diviso in due: una parte pressava per cementare l’accordo con il movimento dei DemoKratici che fa riferimento ad Enzo Sculco, e l’altra parte che l’accordo non lo voleva. In queste condizioni si è arrivati alle elezioni comunali celebrate il mese di settembre 2019. Queste divisioni hanno impedito al Pd di presentare una lista e un proprio candito a sindaco. La parte che voleva l’accordo con i DemoKratici ha, comunque, partecipato alla competizione elettorale con due liste: “Riformisti per Crotone” e “Democratici e progressisti”. Le due liste hanno eletto un solo consigliere comunale: Andrea Devona. Alle recenti elezioni regionali il movimento di Sculco ha rotto l’alleanza con il centrosinistra ed è confluito nell’Udc, candidando tra l’altro Flora Sculco che, pur avendo avuto un buon successo elettorale, non è stata eletta. Gran parte dei dirigenti del Pd non hanno seguito Sculco nella nuova avventura, ma alcuni sembrerebbe di sì. Non lo ha seguito sicuramente Andrea Devona che, nel corso della campagna elettorale, ha sostenuto Ernesto Alecci. Ci sono invece selfie che immortalano il cugino Giancarlo Devona, già capo struttura del presidente Mario Oliverio, nella sede elettorale di Flora Sculco. Si tratta solo di foto occasionali? Durante la campagna elettorale i “pettegolezzi” indicavano Giancarlo Devona schierato a fianco di Flora Sculco e sostenitore della sua campagna. I dirigenti del Pd crotonesi, invece, nel corso della campagna elettorale, si sono divisi nel sostenere Alecci e Raffaele Mammoliti, ma anche altri candidati. Archiviata la vicenda regionale le divisioni nel Pd si sono caratterizzate tra sostenitori di Alecci e Mammoliti, che erano stati eletti. Non c’è stato avvicinamento tra le parti, anzi coloro che avevano sostenuto altri candidati si sono intruppati tra le due correnti. In questo clima è partita la campagna per il tesseramento in vista dei congressi. La commissione per il tesseramento ha negato l’iscrizione nell’anagrafe del partito ad Andrea Devona, perché alle elezioni comunali si era candidato con la lista “Democratici e progressisti”. L’esclusione è avvenuta applicando uno dei comma dell’articolo 4 dello Statuto. La tessera è stata, invece, concessa al cugino Giancarlo, che è il titolare a livello regionale della lista “Democratici e progressisti”. Probabilmente sulla decisione è pesato il rapporto di amicizia che Giancarlo ha con il nuovo segretario regionale del Pd, Nicola Irto, e il fatto che Alecci lo ha nominato suo capo struttura. Il conto salato è stato fatto pagare solo al cugino Andrea, anello debole. La tessera data a Giancarlo ha acuito ulteriormente le spaccature interne al partito. L’area che non voleva avere accordi con Sculco teme che Giancarlo Devona, che attualmente sta lavorando sotto traccia per il congresso per una delle due fazioni, possa riportare nel Pd il movimento dei DemoKratici. In verità Sculco sembra poco interessato alle vicende del centrosinistra perché partecipa, come Udc, agli incontri per rilanciare la coalizione del centrodestra nella provincia di Crotone. La riunione di domenica degli iscritti, quindi, è il primo tentativo ufficiale per riprendere il dialogo, anche se non è facile perché c’è molta acredine e diffidenza tra le parti. Intanto il prossimo 31 gennaio Mammoliti verrà a Crotone per incontrare i suoi elettori. L’idea è quella di individuare un nome da candidare alla carica di segretario provinciale in alternativa a Leo Barberio, che ha già avuto la benedizione di Alecci.
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