Posti di intensiva pediatrica, Minasi: «Da Occhiuto riscontri positivi»
Il presidente della Società italiana di pediatria sezione Calabria: «Serve una rete complessa di pediatria»

CROTONE «L’appello che ho lanciato ha un unico scopo, ovvero la creazione di una unità operativa complessa di terapia intensiva pediatrica che abbia una valenza regionale». Lo ha ribadito al Corriere della Calabria Domenico Minasi, presidente della Società italiana di pediatria sezione Calabria. Già in queste ore, infatti, era stato proprio Minasi a lanciare una proposta dopo la drammatica morte della piccola Ginevra, bimba di 2 anni originaria di Mesoraca, ammalatasi di Covid-19 in forma grave, trasportata al Bambin Gesù di Roma, dove purtroppo è deceduta. Il trasporto a Roma, infatti, ha richiesto molto più tempo di quanto sarebbe stato necessario se in Calabria fosse stato operativa l’unità complessa di terapia intensiva pediatrica. «In questo momento, in effetti, – spiega Minasi – ci sono dei posti di terapia intensiva pediatrica all’AO di Cosenza, ma una parte si trova all’unità di neonatologia, un’altra nella terapia intensiva dell’adulto». «Si tratta però di strutture semplici, non complesse, e dunque non si tratta di un reparto autonomo con medici, infermieri dedicati solo a quella attività e con competenze specifiche».

«Serve una rete complessa di pediatria»
Nelle parole di Minasi c’è tutto il senso di una vera e propria “battaglia”. «Mi sto battendo affinché questo avvenga e che venga dato seguito a quel famoso decreto di Scura che istituiva, in Calabria, l’unità operativa complessa di terapia intensiva pediatrica. E ho già avuto molti riscontri, comunicazioni da figure istituzionali interessate e ai quali ho detto che abbiamo già pronto un documento con delle linee di indirizzo per la riorganizzazione dell’intera rete assistenziale pediatrica». «Perché – ci spiega ancora Minasi – ci sono tanti altri problemi da affrontare come quello della neuropsichiatria infantile, l’oncoematologia pediatrica, la strutturazione e l’organizzazione e la creazione di una rete complessa che possa poi dare risultati dal punto di vista qualitativo e l’efficacia assistenziale».
La disponibilità di Occhiuto
Infine i riscontri, primi fra tutti quello del presidente della Regione Calabria (e commissario della sanità calabrese) Roberto Occhiuto: «Al di là della polemica, deve essere sempre e comunque perseguita la proposta, quello che bisogna fare. Insomma, serve un cambio di mentalità. Occhiuto è già stato informato, già ha dato disponibilità per un prossimo incontro, abbiamo avuto riscontri molto positivi in questo senso».