WASHINGTON Gli Stati Uniti hanno preparato un «pacchetto di sanzioni devastanti contro la Russia», nel caso di un’escalation in Ucraina, come dichiarato dalla portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. La tensione resta alta e Washington rilancia: non solo la Russia vuole invadere l’Ucraina, ma a questo scopo ha anche elaborato una trappola mediatica che dovrebbe falsamente accusare le forze di Kiev di un attacco con vittime civili, nelle regioni separatiste filo-russe del Donbass e in territorio russo. Accuse negate con forza da Mosca, che le ha definite «deliranti» e che accusa gli Stati Uniti di alimentare le tensioni in Europa.
Continuano intanto gli sforzi diplomatici di vari Paesi per tenere sotto controllo la situazione, a partire dalla Francia. Il presidente Macron volerà lunedì prossimo a Mosca, dove incontrerà Putin.
Il giorno successivo andrà invece a Kiev, per parlare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I due incontri, che arrivano dopo giorni di colloqui telefonici, saranno «testa a testa», ha precisato l’Eliseo, anche se da Parigi permane «uno stretto coordinamento con i partner europei». C’è poi la Turchia, con il presidente Recep Tayyip Erdogan che ha già visto Zelensky a Kiev e di ritorno dall’incontro ha puntato il dito contro i Paesi “occidentali”, accusati di non aver «fatto altro che peggiorare le cose». Erdogan spera di ricevere nei prossimi giorni anche Putin e punta a farsi mediatore, nella migliore delle ipotesi ospitando un incontro dei leader di Russia e Ucraina, su cui assicura di aver già ottenuto il via libera da Zelensky.
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