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Lamezia, l’assessore non ha il green pass rafforzato: respinta all’ingresso del Comune

L’episodio dopo l’entrata in vigore della normativa per l’accesso nei luoghi di lavoro. La replica: «Sul tema un dibattito nazionale»

Pubblicato il: 18/02/2022 – 17:09
di Giorgio Curcio
Lamezia, l’assessore non ha il green pass rafforzato: respinta all’ingresso del Comune

LAMEZIA TERME Attimi di tensione, qualche parola di troppo, e uno scontro (verbale) dal sapore quasi surreale. È quanto accaduto nei giorni scorsi al Comune di Lamezia Terme. Protagonisti un dipendente comunale e un assessore della giunta Mascaro, Giorgia Gargano. Terreno di scontro, invece, il super green pass o “green pass rafforzato”, certificato da esibire obbligatoriamente per l’accesso nei luoghi di lavoro sia pubblici che privati, dal 15 febbraio al 15 giugno 2022. Documento del quale sarebbe però sprovvista l’assessore alla Pubblica Istruzione, Università e Cultura del comune lametino.

Il controllo all’ingresso

E così, solo qualche giorno fa – da quanto è stato possibile apprendere dal Corriere della Calabria – all’assessore comunale sarebbe stato negato l’accesso nell’edificio di via Perugini, quando cioè all’atto del controllo da parte del dipendente, attraverso lo smartphone, – così come previsto dall’attuale normativa – la Gargano non avrebbe esibito il “green pass rafforzato”, venendo di fatto respinta all’ingresso. Una circostanza che avrebbe generato un duro scontro verbale tra il dipendente comunale – preposto al controllo del green pass – e la Gargano, dal canto suo certa di poter entrare in comune, rimanendo però sull’uscio.

«C’è in atto una discussione nazionale»

L’assessore Gargano, raggiunta telefonicamente dal Corriere della Calabria, non ne fa una questione personale: «Non ho una versione da dare – ha risposto – c’è invece in atto una discussione a livello nazionale perché le amministrazioni non hanno chiaro se chi ha solo un mandato elettivo e politico e non è un dipendente debba entrare necessariamente con il green pass base o quello rafforzato. Siamo in attesa, gli uffici stanno chiedendo una serie di accertamenti su questa questione». «La contraddizione in termini – ci spiega la Gargano – è che uno continua a prendere un emolumento e non può però esercitare la sua attività negli uffici. Io sto continuando a lavorare fuori dagli uffici, il mio particolare mandato è sul territorio, ma c’è una questione formale che non è stata risolta anche perché c’è il problema dell’autonomia politica rispetto all’apparato burocratico». E poi chiarisce quanto avvenuto: «Io sono andata a parlare con il sindaco – ci spiega ancora la Gargano – per capire coma dobbiamo muoverci». A proposito del sindaco, nelle ore successive allo “scontro”, pare che abbia inviato una mail ad alcuni dirigenti comunali, sollecitando un intervento in questa direzione. Un episodio controverso, quindi, ma sul tappeto restano molteplici questioni ancora irrisolte e che avrà ulteriori strascichi nei prossimi giorni. (redazione@corrierecal.it)

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