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«Novità per un turismo slow sostenibile e responsabile»

“Turismo emozionale in Calabria” edito nel 2022 dalla Titani diretta da Riccardo Colao, con la prefazione della poetessa Lucia Guidorizzi, nasce da un lavoro corale di Beniamino e Chiara D’Errico ed…

Pubblicato il: 18/02/2022 – 10:51
di Teresa Benincasa
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«Novità per un turismo slow sostenibile e responsabile»

“Turismo emozionale in Calabria” edito nel 2022 dalla Titani diretta da Riccardo Colao, con la prefazione della poetessa Lucia Guidorizzi, nasce da un lavoro corale di Beniamino e Chiara D’Errico ed è corredato dalle foto di Renato e Roberto Zavaglia, che bene rappresentano la bellezza dei paesaggi calabresi. Possiamo definirlo un libro-guida che accompagna il turista-viaggiatore alla scoperta della Calabria dalle radici della sua cultura (arte, storia, natura, miti, riti e leggende), attraverso una connessione “multisensoriale” profonda con il territorio: paesaggi incantevoli, mare cristallino, una montagna ricca di flora e fauna, resti di antiche civiltà arcaiche e misteriose, le mitiche poleis della Magna Grecia, arte e cultura monastica Bizantina, castelli e torri medioevali, paesi nascosti ghost town, borghi marinari e tradizioni uniche.
La Calabria è una terra che storicamente ha riservato sempre grande ospitalità ai viaggiatori erranti, dai Grand Tour in poi, ed oggi è in grado di offrire anche un turismo emozionale-esperienziale attraverso i “transluoghi della cultura” cioè esperienze “immersive”, che coinvolgono l’intero sistema percettivo-emotivo, dalla vista all’olfatto e al tatto (mente, anima e corpo).

Ciò che rende preziosa questa guida turistica è il metodo dello “storytelling”, che offre ai lettori la possibilità di proiettarsi in un mondo popolare recuperando i “Marcatori Identitari Distintivi” cioè l’identità della Calabria, attraverso i racconti di storie e leggende che catturano l’attenzione e l’interesse del lettore, che viene messo nella condizione di sentire lo spirito del luogo, che gli antichi abitanti chiamavano “genius loci”.  
Seguendo questo percorso gli autori sono riusciti a trasmigrare nel mondo fantastico delle credenze e leggende popolari incastonando la storia documentata con il sapere popolare.Il libro è uno scrigno di tesori e mette in evidenza il patrimonio dei beni culturali calabresi che affondano le radici nella storia plurisecolare della Calabria, che nel periodo della Magna Grecia ha raggiunto la sua massima espressione culturale. Il lettore si ritrova immerso in un’atmosfera magica, grazie a una capacità narrativa  che rievoca misteri, miti, riti e leggende. I caratteri peculiari dei Greci, le forme artistiche con la loro implicita bellezza, i modelli di vita dei due periodi ellenistici hanno segnato in maniera indelebile la memoria collettiva del popolo calabrese e si sono conservati nella cultura immateriale delle tradizioni e del folklore.
Il periodo della Magna Grecia e quello Bizantino hanno lasciato, in Calabria, profonde e ampie tracce di civiltà, di lingua, d’arte, di usi e costumi con caratteristiche etnico-antropologiche contaminate poi con la cultura di altri popoli (Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli, Borboni) che si sono tramandate di secolo in secolo, fino ai giorni nostri.  Oggi gli autori Beniamino e Chiara D’Errico riscoprono con orgoglio questo patrimonio orale e materiale. Con questa guida di turismo emozionale attraverso storytelling cioè il racconto, la narrazione riesce a reinterpretare, “ riattivare e riabitare” quei luoghi della memoria che finora hanno rappresentato in Calabria solo un tesoro nascosto. 
Seguendo, dunque, questo filo tenace delle tradizioni popolari, attraverso questa guida il turista può partecipare alle rievocazioni di un glorioso passato. Sono numerosissime le località che ripropongono queste feste popolari attraverso rituali fedeli e arcaici, il folklore calabrese è legato al ciclo della vita rappresentato e scandito da pratiche e credenze ancestrali e religiose, come le cerimonie rituali che accompagnano la nascita, i giochi, il fidanzamento e le nozze, il lavoro e la morte e che possono rappresentare per il turista-viaggiatore fonte di stupore e di appassionato interesse. 
Le tradizioni, le credenze popolari, come sostiene Raffaele Lombardi Satriani, si presentano ancora oggi, in alcune aree più che in altre, pressoché immutate rispetto al passato, sedimentate nella cultura del popolo calabrese.
Le credenze popolari tra il razionale e l’irrazionale, la magia del mito e delle leggende, i riti che avevano un potere catartico scaturiscono dalla storia di questa regione dove si è vissuto per secoli minacciati dalle incursioni turche e saracene provenienti dal mare e dalle forze della natura non controllabili (terremoti, maremoti, alluvioni, frane, dissesti, siccità, ecc.) e possono rappresentare per il viaggiatore una chiave di lettura per un turismo sostenibile e ricco di emozioni.
Attraverso questo libro-guida si vuole promuovere un turismo Slow, sostenibile e responsabile, più consapevole dei beni culturali e ambientali, aperto a tutte le stagioni dell’anno. Il volume si presta come strumento indispensabile per chi studia turismo, per tour operator, guide e accompagnatori turistici.

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