Ultimo aggiornamento alle 22:11
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 8 minuti
Cambia colore:
 

la norma

La Regione in rosa, ok del Consiglio alla legge sulla parità di genere – VIDEO

Approvato il testo voluto dal vicepresidente della Giunta. Critiche dal centrosinistra (che vota sì): «Non condiviso, senza risorse e pieno di spot»

Pubblicato il: 08/03/2022 – 15:53
La Regione in rosa, ok del Consiglio alla legge sulla parità di genere – VIDEO

REGGIO CALABRIA In omaggio alla giornata dell’8 marzo, festa della donna, il Consiglio regionale ha approvato oggi la legge, di iniziativa della Giunta regionale, recante “Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l’occupazione femminile”.

Cosa prevede il testo

La legge, promossa dalla vicepresidente della Giunta Giusi Princi, detta – riporta l’articolato – «disposizioni per favorire l’occupazione femminile anche attraverso il contrasto alle discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro sia sotto l’aspetto dell’accesso al lavoro che della progressione di carriera in coerenza con quanto disposto dal decreto legislativo 198/2006; l’adozione di strumenti di equilibrio tra vita professionale e familiare, l’eliminazione delle disparità nella formazione e nel lavoro con riguardo alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, alla carriera ad all’imprenditorialità, anche attraverso la qualificazione professionale». Tra i contenuti più significativi della legge spiccano il riconoscimento di un “bollino di parità” alle aziende, utile per l’accesso a strumenti di incentivazione alle imprese pubbliche e private virtuose in materia di anti-discriminazione di genere, la promozione dell’equilibrio vita-lavoro e della parità retributiva insieme al contrasto alle molestie sui luoghi di lavoro, il divieto di atti finalizzati alla cessazione del rapporto di lavoro per discriminazioni basate sul sesso, sul matrimonio, sulla maternità – anche in caso di adozione o affidamento – e a causa della domanda o fruizione del periodo di congedo parentale o per malattia del bambino, l’apertura di uno “Spazio Donna” nei Centri per l’impiego, e l’insediamento di un tavolo tecnico per attuare la legge stessa.

Il dibattito in aula

In apertura dei lavori il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha espresso «gli auguri a tutte le donne calabrese, e gli auguri alle donne ucraine che vivono in Calabria e a tutte le donne ucraine colpite dall’aggressione unilaterale della Russia. È fondamentale comunque onorare le donne ogni giorno, ma intendiamo festeggiare in aula il primo “8 marzo” della XII legislatura traducendo i buoni propositi che si nutrono soprattutto nelle ricorrenze, in provvedimenti legislativi di contrasto al divario di genere nel mondo del lavoro che colloca le regioni meridionali agli ultimi posti dell’Unione europea. Se si sommano i dati che certificano lo svantaggio delle donne calabresi – meno occupate, più esposte ai lavori precari, meno retribuite degli uomini – alla fragilità del welfare calabrese che acutizza la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro, si coglie – ha sostenuto Mancuso – un quadro di difficoltà a cui dobbiamo prestare attenzione, energie e risorse. Oggi possiamo intervenire anche per la presenza di sei donne in Consiglio regionale oltre alla vicepresidente della Giunta Princi e all’assessore regionale Minasi. L’obiettivo del Pnrr è un aumento del 4% di donne occupate entro il 2026, e siamo tenuti a raggiungerlo. L’auspicio è che leggi come quella che oggi approviamo rientrino in una più efficace strategia per rafforzare l’occupazione giovanile a livello regionale nazionale e globale».
A relazionare sul testo il consigliere regionale Michele Comito (Forza Italia), presidente della terza commissione sanità: «Bisogna dare atto – ha detto Comito – del cambio di passo di questa Giunta e della sensibilità verso questo tema, in particolare da parte della vicepresidente Princi. Sul tema della lotta alle discriminazioni e disparità di genere c’è ancora tanto da fare ma questa legge va nella direzione giusta perché rappresenta l’unico vero modo con cui l’azione pubblica assicura dei diritti. L’obiettivo della parità di genere dev’essere un faro per intervenire quotidianamente».
Quindi, gli interventi, riservati in via prioritaria alle donne presenti in Consiglio regionale. Amalia Bruni, capogruppo del Misto e leader dell’opposizione di centrosinistra, ha affermato che «la legge è condivisibile ma non prevede alcun impegno finanziario e quindi rischia di essere aleatoria e astratta. Bene la legge quadro ma considerata la situazione in Calabria forse si doveva fare di più, con un testo più incisivo e che prevedeva una spesa concreta nella lotta contro la violenza di genere e nell’incentivazione all’imprenditoria giovanile. Inoltre bisogna parlare seriamente dell’aumento delle possibilità di accesso delle donne ai livelli apicali degli enti. Insomma, si poteva fare meglio senza questa fretta».
Valeria Fedele (Forza Italia): «Le leggi sono sempre perfettibili ma questa legge intanto è una risposta precisa, concreta e pertinente. Ci saranno i provvedimenti attuativi che vedranno il coinvolgimento di tutte le componenti della società. Soprattutto, questa legge appartiene a tutti, non a una sola parte politica».
Pasqualina Straface (Forza Italia): «Questa è una giornata dall’alto valore e porta un messaggio a tutti i calabresi, merito al presidente Occhiuto e alla Giunta per la svolta anti-discriminazione. Per la prima volta nella storia il Consiglio regionale discute di una legge quadro in materia di parità di genere. Alla Bruni dico che ci sarà un tavolo tecnico che sarà lo strumento per risolvere il tema delle risorse».
Katya Gentile (Forza Italia): «Oggi sono orgogliosa di essere donna e calabrese. Questa legge arriva in un momento in cui è davvero necessario farsi trovare pronti. Auspico l’approvazione all’unanimità perché questo testo è davvero una svolta».
L’assessore regionale alle Politiche sociali, Tilde Minasi (Lega): «Importante il messaggio per cui il Consiglio e la Giunta regionale sono a sostegno delle donne per il ruolo fondamentale, ancora di più nella nostra terra. Questa legge può diventare un iter propedeutico a un percorso ancora più incisivo».
Ferdinando Laghi (De Magistris Presidente): «È lodevole l’iniziativa di portare in aula una legge in tema di parità, ma anche questa legge però non è stata sufficientemente condivisa anche con il contesto sociale e non è stata discussa adeguatamente e nei tempi necessari per renderla più aderente alla realtà, soprattutto considerando la specificità calabrese, che poteva risaltare meglio se il percorso normativo fosse stato più articolato. Noi pensiamo di presentare in futuro una proposta di legge più articolata che intervenga anche sui punti non toccati da questo testo e coinvolga anche la società calabrese».
Giuseppe Gelardi (Lega): «L’emancipazione ella Calabria passa in modo determinante da una miglior e valorizzazione del ruolo della donna, e questo testo interviene in questa direzione».
Ernesto Alecci (Pd): «Auspico che questa legge non resti una pura e mera enunciazione di principio ma che sia seguita da atti concreti, e auspico un maggior coinvolgimento delle scuole, non previsto dalla legge».
Davide Tavernise (M5S): «Dobbiamo fare di più, per questo con un mio emendamento chiedo un tavolo regionale di coordinamento. Faccio un piccolo appunto: in Consiglio stiamo facendo un buon lavoro ma pecchiamo a volte di forma e su un tema del genere era auspicabile un maggiore coinvolgimento».
Raffaele Mammoliti (Pd): «C’è sicuramente bisogno di un impianto normativo anche per orientare sul piano culturale, ma in questa legge mancano molte cose. Si fa riferimento a testi di altre Regioni che però a differenza della Calabria – vedi la Puglia – hanno accompagnato questi provvedimenti con un cospicuo investimento finanziario. Per non parlare della mancanza di coinvolgimento dell’opposizione: si continuano a fare appelli alla responsabilità ma poi si procede sempre a colpi di maggioranza».
L’assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia): «Da questa giornata bisogna cogliere gli aspetti positivi, e ricordo che sul piano delle risorsa e c’è un bando predisposto dall’assessore Varì sull’imprenditoria femminile da oltre 400mila euro. La legge che approviamo oggi serve a impegnare la futura programmazione 2021-27 sul tema della parità di genere».
Antonio Lo Schiavo (De Magistris Presidente): «Nonostante questo dibattito rischiamo di non renderci conto della realtà della Calabria, la regione con il più basso tasso di occupazione femminile, solo 29 donne su 100 lavorano, per questo non possiamo permetterci il lusso di provvedimenti solo spot, non può bastate solo un bollino pre affrontare un’emergenza».
Nicola Irto (Pd): «Comprendiamo il bisogno di comunicazione, far coincidere l’8 marzo con una legge sul tema della parità di genere, ma rischiamo di fare solo una legge spot. C’è una questione di metodo, e cioè quello di coinvolgere le commissioni e farle lavorare in modo civile e non piegarle alle esigenze esterne. E c’è una questione di merito della legge: rischiamo di fare un testo importante privo però di alcune cose come una visione generale e l’impegno finanziario, come se fosse una mozione. Si può intervenire dando alla legge una visione e una copertura finanziaria».

Le conclusioni della Princi

A concludere, replicando agli interventi dell’opposizione, la vicepresidente della Giunta Giusi Princi, promotrice della legge sulla parità di genere: «Ringrazio anzitutto tutti i consiglieri per il contributo al dibattito. Poi, anzitutto con questa legge la Calabria colma un gap rispetto ad altre regioni. Il testo è partito proprio dal bisogno di affrontare il tema del basso tasso di occupazione femminile: puntiamo a risolvere il problema dell’inserimento lavorativo ma anche del divario retributivo che penalizza le donne. È vero – ha proseguito la Princi – che nella legge non c’è un onere aggiuntivo a carico del bilancio, perché tutte le norme in essa contenute devono essere declinate in proposte fattive e concrete e in interventi attuativi. La legge odierna non è uno spot. A breve sarà convocato un tavolo tecnico che sarà aperto ai consiglieri regionali e alle parti sociali e sarà pronto ad accogliere proposte concrete. Auspico un sostegno trasversale al testo». Dopo l’intervento della Princi, la votazione, con l’ok anche dell’opposizione di centrosinistra e l’astensione del gruppo De Magistris Presidente, un’astensione – ha precisato il capogruppo Laghi – «non relativa al merito del testo ma dettata da nostra intenzione di presentarne uno più organico». Respinti alcuni emendamenti presentati dal centrosinistra. (c.a.)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x