Chiuse le indagini sul ponte Morandi. Indagato anche il progettista Anas
La Dda di Catanzaro contesta a 7 persone varie accuse. Tra l’altro corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode

CATANZARO Chiuse le indagini sui presunti illeciti nei lavori di manutenzione straordinaria del ponte “Morandi” e di un tratto della strada statale 280 “dei Due Mari”. La novità è che vi è un nuovo indagato: l’ingegnere dell’Anas Franco Pantusa, 39 anni di Cosenza. Secondo l’accusa, in veste di progettista, avrebbe omesso di depositare al Servizio Tecnico regionale, la denuncia e il progetto dei lavori per il ripristino di alcuni muri sulla statale 280. Inoltre non avrebbe acquisito, prima dell’inizio dei lavori, l’autorizzazione sismica. Ora è accusato di violazione del testo unico sull’edilizia.
Gli indagati dell’inchiesta denominata “Brooklyn” sono accusati, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, auto-riciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, con l’aggravante di aver agevolato associazioni di tipo mafioso.
La Dda di Catanzaro ha notificato la chiusura indagini – vergata dal procuratore Nicola Gratteri, e dal sostituto Veronica Calcagno – agli imprenditori del Lametino Eugenio e Sebastiano Sgromo, all’ispettore della guardia di finanza Michele Marinaro (già coinvolto nell’operazione Rinascita Scott), alla collaboratrice degli imprenditori Rosa Cavaliere (ai domiciliari), all’ingegnere dell’Anas, Silvio Baudi e al geometra, Gaetano Curcio.
Le indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia, e delegate alla Guardia di Finanza di Catanzaro, hanno permesso di acquisire gravi indizi a carico dei due imprenditori operanti nel settore delle costruzioni e dei lavori stradali, che, consapevoli del rischio di incorrere in misure di prevenzione di natura patrimoniale, hanno costituito delle società intestandole fittiziamente a una loro collaboratrice, pur mantenendone il controllo di fatto.
Una di queste società, la Tank srl, si è aggiudicata i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del calcestruzzo del ponte Morandi e di rifacimento dei muri di contenimento di un tratto della Strada Statale 280 “dei Due Mari”. L’attività investigativa ha delineato un grave quadro indiziario, a carico degli imprenditori Sgromo, titolari “di fatto” dell’impresa aggiudicataria dei lavori, i quali a causa di problemi finanziari, con la complicità del direttore dei lavori e dell’ingegnere dell’Anas Baudi, impiegavano nelle lavorazioni un tipo di malta di qualità scadente, ma più economico di quello inizialmente utilizzato.
L’ispettore della Guardia di Finanza Marinaro, già coinvolto nell’operazione “Rinascita-Scott”, è ora indagato per corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreto d’ufficio per fatti commessi quando era in servizio presso la Direzione investigativa antimafia di Catanzaro.