CATANZARO In una settimana un’impennata di 50 ricoveri, e soglia di criticità del 30% in area medica di nuovo superata. In Calabria il Covid 19 ha ripreso a fare pressione sugli ospedali alzando il livello di occupazione dei posti letto: un’escalation di ricoveri che va di pari passo con il trend in decisa crescita dei contagi, che ha portato la Calabria a superare abbondantemente il 20% di tasso di positività. A confermare il netto peggioramento dell’indicatore dell’ospedalizzazione da Covid 19 in Calabria sono i dati incrociati della Regione e dell’Agenas. L’11 marzo scorso in totale nella regione i ricoveri in area medica erano 309, quelli in terapia intensiva 16: a tutt’oggi le rianimazioni sono rimaste sostanzialmente stabili, con 15 ricoveri (anche se tra ieri e oggi si è registrato un ricovero in più) ma è letteralmente schizzato all’insù il numero dei ricoveri in area medica, pari a 359 (solo tra ieri e oggi si sono avuti 13 ricoveri in più). Nell’ultimo report epidemiologico settimanale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione si evidenzia, dal 10 al 17 marzo, «un nuovo incremento nel numero degli attuali ricoverati, pari a +9%, la Calabria è la seconda regione in termini di aumento percentuale settimanale di soggetti ricoverati». Sul piano percentuale questo si traduce in cifre che pongono la Calabria ben al di sopra della media nazionale, e con il record negativo per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in area medica. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Agenas, aggiornato a questa sera, infatti in Calabria l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è pari al 7%, due punti percentuali in più della media nazionale: Sardegna (95) e Lazio (8%) sono messe peggio ma la Calabria segue a ruota, insieme ad Abruzzo e a Sicilia. Insomma, un quadro certamente non positivo. E decisamente peggiore è il quadro per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto Covid in area medica: secondo l’Agenas infatti la Calabria registra un 32% che non ha eguali in Italia, una percentuale che è quasi il triplo di quella media nazionale (13%) e anche superiore alla soglia di allerta del 30%. Per fortuna che nelle scorse settimane i posti letto Covid negli ospedali calabresi sono stai aumentati. Resta comunque un dato negativo per la Calabria, come quello dell’incidenza per 100mila abitanti tra il 14 marzo e il 18 marzo: 886 per 100mila in Calabria rispetto a 578 per 100mila in Italia sempre secondo l’Agenas. (redazione@corrierecal.it)
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