Nel ventisettesimo giorno di guerra continuano i bombardamenti russi. “Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei “segnali” di questi contrattacchi da parte di Kiev. “I russi sono in difficoltà”, ha ribadito il portavoce della Difesa. Ed è sempre alta tensione tra Russia e Stati Uniti. Mentre il Cremlino fa sapere che ‘l’operazione militare in Ucraina procede come previsto’, precisa anche che la Russia utilizzerà armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, citato dalla Tass. Ma il Pentagono insiste: le forze russe in Ucraina hanno problemi logistici e stanno finendo le loro scorte di cibo. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Tutti abbiamo visto i soldati russi che saccheggiavano i supermercati”, ha detto ribadendo che le truppe di Msoca continuano ad avere “problemi sul campo”. La Russia “non ha raggiunto nessuno degli obiettivi strategici che si era prefissata”, ha sottolineato Kirby. Il Pentagono ritiene che le forze ucraine stiano “riguadagnando terreno” nel sud dell’Ucraina, vicino Kherson. E alla vigilia del viaggiop in Europa il presidente americano Biden fa sapere che annuncerà misure per ridurre la dipendenza dalle fonte energetiche russe. “Domani andrò in Europa per incontrare i nostri alleati e partner esattamente un mese dopo che Putin ha lanciato la sua brutale guerra in Ucraina”. Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden. “In questo viaggio chiariremo che l’Occidente è unito nella difesa della democrazia. Putin pensava che ci avrebbe diviso, ma non siamo mai stati così forti nella nostra storia recente. Siamo con l’Ucraina e continueremo a garantire che Putin paghi un pesante prezzo economico per le sue azioni”, ha sottolineato il presidente americano. E intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato invitato a parlare in videoconferenza al vertice della Nato in programma giovedì. Posizioni distanti ma la diplomazia non si arrende. Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un nuovo colloquio telefonico con quello francese Emmanuel Macron con il quale ha discusso l’andamento dei negoziati russo-ucraini. Lo riferisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko parlando alla televisione nazionale, citato da The Guardian. “Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile”, ha detto Lyashko. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto. Almeno una persona è stata uccisa nell’attacco di un drone russo contro un istituto scientifico a Kiev. Il fumo si è alzato da un edificio bianco di sette piani dell’Istituto per i materiali superduri a nord-ovest di Kiev, parte dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina. Un funzionario dell’intelligence del ministero della Difesa ha detto che tre persone erano morte, ma non c’è stata altra conferma del bilancio. “Nel raid le forze armate russe hanno usato i droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba, in seguito alla quale i locali hanno preso fuoco”, ha detto all’AFP il funzionario.Scattano le sirene antiaereo ad Odessa al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero. La contraerea ucraina questa mattina ha abbattuto un missile russo. E’ quanto hanno affermato fonti militari, secondo quanto si legge nel canale telegram Odessa Info. Nella tarda mattinata la contraerea ucraina è stata più volte attivata sparando verso il Mar Nero. Diversi sono stati colpi uditi a ridosso del porto di Odessa.Distrutto da un incendio causato dai bombardamenti russi il magazzino dello stabilimento farmaceutico di Farmak vicino a Makarov, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato un membro del consiglio di sorveglianza della società farmaceutica Petro Chernyshov su Facebook citato da Ukrinform. “Per quanto ne sappiamo, c’è stata una battaglia di carri armati in quest’area. E il nostro magazzino è completamente bruciato: l’azienda ha subito perdite ingenti”, ha detto. Adesso, secondo Chernyshov, Farmak sta lavorando a una ripresa ma “è difficile, perché tutte le materie prime e l’imballaggio erano nel magazzino”, ha aggiunto. L’azienda Farmak dal 24 febbraio non ha più spedito medicinali in Russia e Bielorussia e ha condannato apertamente non solo l’invasione militare della Federazione Russa in Ucraina, ma anche “i crimini contro l’umanità e il terrorismo”. Riferisce l’Agenzia Unian. L’ufficio di rappresentanza di Farmak in Russia è stato chiuso nel 2014: “Quindi non creiamo lavoro lì, non paghiamo tasse, affitto, bollette. Il 24 febbraio di quest’anno – il primo giorno dell’aggressione armata contro l’Ucraina – Farmak ha messo a disposizione i farmaci disponibili per il Ministero della Salute, delle Forze armate, del Ministero della Difesa e degli ospedali ucraini”, ha affermato l’azienda. “E ora stiamo facendo ogni sforzo per produrre e fornire agli ucraini medicinali vitali. Nei primi giorni di guerra, i magazzini di Farmak, dove venivano immagazzinati medicinali pronti, materie prime per farmaci e imballaggi primari sono stati rasi al suolo dagli occupanti”. Secondo lo Stato maggiore ucraino, le forze armate di Kiev hanno riconquistato l’insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. Kiev afferma che “le forze di occupazione russe hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni”. Stessa situazione per il carburante. A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo ha denunciato su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform.
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