COSENZA «La sanità privata cosentina licenzia». Lo ribadiscono più volte nel corso del sit-in organizzato questa mattina a Cosenza, dinanzi la sede dell’Asp, le organizzazioni sindacali impegnate a denunciare «le storture e le ataviche gravi problematiche relative
al sistema sanitario privato accreditato». Sul tavolo, il futuro dei lavoratori dipendenti della società Villa Sorriso di Montalto che, a seguito dell’apertura della procedura di
licenziamento, rischiano di perdere del posto di lavoro. «Si succedono procedure di licenziamento in questa provincia – sottolinea Ferdinando Gentile dell’Usb Cosenza – è toccato prima ai dipendenti della clinica San Bartolo e ora a quelli di Villa Sorriso. Si tratta di lavoratori che hanno sempre svolto le loro mansioni in maniera esemplare anche in condizioni di grave disagio». Per questo motivo, i sindacati chiedono «un intervento delle istituzioni». «Il decreto 81 offre la possibilità agli imprenditori di esternalizzare i servizi e si licenziano figure ritenute non essenziali».
Nei prossimi giorni, continueranno gli incontri e si attende un confronto con il governatore Roberto Occhiuto «perché dietro i decreti si cela la possibilità di licenziare centinaia di persone», aggiunge Gentile. «Chi ha dato tanto alle cliniche private anche in piena pandemia non può essere messo da parte». (f.b.)
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