CATANZARO Cresce il numero di alunni con disabilità nelle scuole italiane. Ma non tutte le realtà scolastiche regionali sono ancora attrezzate pienamente per rispondere al meglio a questa delicata esigenza che interessa migliaia di famiglie del Paese. Tra queste c’è anche la Calabria che se ha un numero sufficiente di insegnanti di sostegno, queste figure risultano non possedere un’adeguata preparazione specialistica per affrontare al meglio il loro delicato ruolo.
Ed inoltre sempre nel sistema scolastico calabrese resta insufficiente l’organico degli assistenti all’autonomia. Una figura importante che supporta l’attività degli insegnanti di sostegno per permettere una migliore relazione degli alunni con i propri compagni di scuola e per una piena partecipazione alle iniziative che si svolgono durante le ore scolastiche. Queste discrepanze emergono da un rapporto stilato da Openpolis che ha incrociato i numeri forniti dal ministero dell’Istruzione e dall’Istat e che sono particolarmente significativi dei limiti della capacità di risposta delle strutture scolastiche calabresi a problematiche delicate come quella legata all’autismo di cui oggi (2 aprile) ricorre Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo (World autism awareness day).
Secondo l’analisi, il numero di alunni con disabilità iscritti nell’attuale anno scolastico rappresentano il 3,6% della platea degli studenti presenti nelle scuole italiane. Un trend in costante crescita negli anni presi in esame dallo studio. Basti considerare che nel 2014 erano il 2,7%.
Da qui l’importanza per l’intero sistema scolastico ed educativo di saper rispondere al crescente bisogno di studenti e famiglie nel processo di maturazione degli alunni e conseguentemente ad una loro inclusione nel tessuto sociale scolastico e contestualmente fuori dalle mura delle scuole.
In Calabria emerge che – come nel resto del Paese – il numero di docenti di sostegno è cresciuto in maniera sufficiente a rispondere a questa esigenza. Attualmente è infatti rispettata la soglia limite dei 2 alunni per insegnante, con una media 1,2.
Ma entrando nel dettaglio del report, risulta che gran parte di questi insegnanti non sono in possesso di un titolo di specializzazione specifico.
In particolare, dall’analisi dei dati, spunta che il 13,8% dei docenti di sostegno in servizio nelle scuole calabresi sono stati selezionati attraverso le liste curricolari, cioè di figure senza un’apposita formazione a sostenere gli alunni con disabilità.
Una percentuale che pone la Calabria non tra le ultime in Italia, visto che in Toscana ad esempio la metà degli insegnati di sostegno non sono in possesso del titolo specifico e la media italiana è pari al 33,6%.
A pesare maggiormente nel supporto agli alunni è l’assenza di un sufficiente organico di assistenti all’autonomia. Nell’anno scolastico preso in esame, risultano presenti nelle scuole calabresi un assistente all’autonomia e alla comunicazione ogni 5,7 alunni. Peggio della media nazionale (4,6 alunni per assistente) e del sud Italia (5,4).
Ma le criticità in Calabria che riguardano il diritto degli alunni con disabilità attengono anche il tema della mobilità. Appena il 41% degli edifici scolastici calabresi risulta infatti collegato con un trasporto pubblico dotato di un servizio dedicato agli alunni con disabilità. Una percentuale che segna la distanza siderale tra la Calabria e la Valle d’Aosta e la Liguria, dove quel servizio è garantito rispettivamente con un tasso pari al 74,3% e al 64,4%. Il numero di edifici scolastici calabresi che godono di collegamenti specifici è anche al di sotto della già bassa media nazionale, pari al 42,4%.
Numeri che indicano quanta strada c’è da compiere in Calabria nella direzione del pieno rispetto dei diritti di tutti gli alunni. Soprattutto di quanti si trovano in difficoltà. Un gap che in parte potrebbe essere colmato con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. (r.desanto@corrierecal.it)
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