CASTROVILLARI Revocati gli arresti domiciliari a Pasquale Vulcano. La decisione è stata adottata dal gip del Tribunale di Castrovillari che ha così accolto le richieste degli avvocati Roberto Laghi e Caterina Vulcano, legali del noto imprenditore agricolo di Crosia.
L’uomo era finito al centro dell’inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, contro il caporalato della piana di Sibari, territorio Rossano-Mirto fino a Strongoli. Un’operazione che ha portato ad indagare 16 persone con l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di Pino Pugliese di Crosia, Acorinanato Olteanu residente a Crosia, di Pasquale Pometti di Crosia, Luigi Romano di Crosia e Slaveo Ivanov Metodiev, ed agli arresti domiciliari Pasquale Antonio Vulcano, Giuseppe Laratta, Gennaro Buffone e Gaetano De Tursi.
Molti indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere in occasione degli interrogatori di garanzia avviati da lunedì scorso dal gip di Castrovillari Simone Falerno e dal pm della Procura di Castrovillari Veronica Rizzaro. Invece l’imprenditore Pasquale Vulcano ha dichiarato di voler rispondere ai Magistrati i quali avevano fissato l’interrogatori di garanzia, ha dato ampi chiarimenti sulla sua condotta e quella dell’azienda agricola a cui si fa riferimento di cui è amministratore, l’azienda Zagara di Terranova da Sibari.
Inoltre gli legali hanno depositato un’ampia e articolata memoria difensiva. Al termine della valutazione degli elementi probatori il gip del Tribunale di Castrovillari ha provveduto alla revoca degli arresti domiciliari riducendolo in un mero obbligo di firma tre volte la settimana, misura che ha rimesso in piena libertà l’imprenditore. (rds)
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