CATANZARO “La cultura aiuta, aiuta la cultura”. È l’appello lanciato dal Comitato di indirizzo della Fondazione Armonie d’Arte a istituzioni, mondo delle imprese, della cultura, dell’arte delle professioni, e a tutti i cittadini: un appello a condividere la sfida del rilancio della cultura come volàno di sviluppo sulla base della esperienza di un evento di risonanza internazionale come il festival “Armonie d’arte”. A illustrare il senso di questa iniziativa, che è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla Camera di Commercio di Catanzaro, è Chiara Giordano, direttrice artistica di “Armonie d’arte”. «Ringrazio il Comitato di indirizzo della Fondazione Armonie d’Arte, quindi il Comune di Borgia, il Comune di Catanzaro, a Provincia di Catanzaro, la Camera di Commercio, la Fondazione Universitaria Magna Graecia, inoltre altri Comuni si stanno stringendo intorno a questo festival, come Taverna, Squillace e Serrastretta. È un processo lungo, complesso e galvanizzate, perché oggi la cultura deve vedere una reale partita pubblico-privato. Oggi – ha proseguito Chiara Giordano – vogliamo fare qualcosa di più, dicendo che, anche se il festival Armonie d’Arte ormai affermato a livello internazionale, se il sipario deve ancora alzarsi sulla cultura la partita è: “signori, i fondi pubblici non bastano, e anche quando ci sono hanno bisogno del cofinanziamento privato, e così come si aiuta chi ha bisogno, oggi la cultura ha bisogno. E se la cultura aiuta, aiuta la cultura”. Quindi noi attiveremo un capillare e imponente programma di foundraising per fare in modo che i singoli siano sensibilizzati e tutti, dallo studente al grande imprenditore, può diventare un mecenate e sentirsi protagonista di una causa nobile». Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il sindaco di Borgia, Elisa Sacco, Paolo Mattia per la Provincia di Catanzaro, e Bruno Calvetta, segretario della Camera di Commercio.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stato evidenziato che «le istituzioni che hanno sposato “Armonie d’Arte” e sono consapevoli del valore della cultura come strumento di argine alle nefaste vicende del tempo attuale, uniscono le proprie energie e abbracciano sempre più questo importante progetto, arricchendolo di nuova linfa con ulteriori input. Una sfida comune e necessaria a cui chiamare l’intero comparto sociale, e dunque profili collettivi e individuali, dalle istituzioni, alle associazioni di categoria, agli imprenditori, intellettuali, professionisti, professori, commercianti, impiegati, artisti, operatori culturali, studenti e così via».
x
x