CATANZARO «Devo sentirmi dire nel corridoio “questo mese lo stipendio non ve lo paghiamo”. C’è uno scollamento tra dipendenti e dirigenti, è il momento che l’amministrazione si faccia carico di dire ai lavoratori come stare le cose, non possiamo andare avanti a pettegolezzi sulle notizie che riguardano gli stipendi». Attimi di tensione in consiglio provinciale a Catanzaro, quando un gruppo di dipendenti ha protestato, cercando un confronto con il presidente Sergio Abramo, per i ritardi nel pagamento delle remunerazioni. «Aspettiamo risposte da Roma, sappiamo che la Provincia ha messo in campo un piano di riequilibrio ma abbiamo bisogno di certezze». I dipendenti aspettano lo stipendio di aprile e si augurano «che arrivino risposte dal governo nazionale e anche dal governo regionale».
Il presidente Abramo, da parte sua, spiega la situazione e annuncia iniziative per il futuro: «Aspettavamo il trasferimento di due milioni di euro per pagare gli stipendi del mese di aprile. C’è ritardo ma soprattutto ci aspettavamo che il governo inserisse questo “fondino” per le Province in dissesto: questo non è stato fatto, non ci sono stati stanziamenti. Ci aspettavamo anche dai nostri parlamentari un impegno che non è arrivato, a questo punto non ci resta che avviare delle proteste per stare accanto ai lavoratori che hanno difficoltà a pagare i mutui. Ci riuniremo con gli altri presidenti delle Province, poi vedremo cosa fare con i lavoratori». (redazione@corrierecal.it)
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