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Tra “caso Afflitto” e linee discordanti, il Pd solleva il problema dello scollamento nell’opposizione

I dem chiedono un chiarimento dopo il voto del consigliere M5S favorevole alla multiutility di Occhiuto. Oggi in aula tutto ok ma il vulnus resta

Pubblicato il: 03/05/2022 – 21:51
Tra “caso Afflitto” e linee discordanti, il Pd solleva il problema dello scollamento nell’opposizione

Oggi nel complesso è filato tutto (abbastanza) liscio, ma il “vulnus” non è stato sanato e il caso politico non è rientrato. Nel campo delle opposizioni alla Regione il “caso Afflitto” tiene ancora banco: il voto favorevole che il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, presidente della Vigilanza, alcune sedute fa ha dato alla legge sulla multiutility acqua-rifiuti “must” del governatore Occhiuto e della maggioranza di centrodestra non è per nulla passato in cavalleria, nel senso che soprattutto all’interno della minoranza di centrosinistra non è stato derubricato a mero incidente di percorso. Tutt’altro. E poi, il caso è stato anche la “spia” della grande confusione che si respira nelle opposizioni, spesso slegate al loro interno al momento delle votazioni in aula.  A tenere accese le luci sul “caso Afflitto” oggi è stato il consigliere regionale di De Magistris Presidente  Antonio Lo Schiavo, che ha confermato le proprie dimissioni da vicepresidente della Commissione Vigilanza di Palazzo Campanella proprio per rimarcare – «sia pure solo con gesto simbolico» – la presa di distanza da Afflitto, nel quale non vede più il garante dell’imparzialità che si richiede al presidente di un organismo di garanzia. Ma la portata della vicenda non si limiterebbe a Lo Schiavo, perché in realtà attiene al complessivo atteggiamento delle minoranze in Consiglio regionale, sia quella di centrosinistra – Pd, Movimento 5 Stelle e Amalia Bruni – sia quella di centrosinistra nel suo rapporto con DeMa. E infatti oggi prima della seduta di Consiglio – si apprende da fonti democrat –  il  “caso Afflitto” sarebbe stato analizzato nel corso della riunione del gruppo del Pd, che avrebbe convenuto sulla necessità di un chiarimento politico con gli alleati, dando mandato al capogruppo Bevacqua di fare i dovuti passaggi sia con la Bruni sia con il M5S. Ai dem infatti non è sceso giù quel voto di Afflitto a sostegno del varo della multiutility ambientale, cioè su un tema e su una pratica di grande significato politico sui quali, una settimana prima, il centrosinistra aveva segnato un punto a proprio favore costringendo Occhiuto  e la sua maggioranza a un imbarazzato dietrofront. E tra i democrat tra l’altro non manca qualche mugugno anche rispetto ad alcune dichiarazioni del capogruppo M5S di Afflitto, Davide Tavernise, che – si fa intendere da fonti del Pd – sembra sottolineare troppo spesso il suo atteggiamento di leale collaborazione con Occhiuto. Insomma, anche perché “pungolati” dalla critica al centrosinistra di fare un’opposizione finora piuttosto debole ed eccessivamente velleitaria, i democrat si starebbero ora ponendo il problema della necessità di un maggiore raccordo e di un maggiore coordinamento dai banchi dell’opposizione, cercando di mantenere inoltre un canale di comunicazione con DeMa (soprattutto con Lo Schiavo i democrat sembrano avere più di un’affinità). Un problema che evidentemente resta sul tavolo anche dopo la seduta del Consiglio regionale di oggi, che non aveva il peso politico di quella sulla multiutility. (c. a.)

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