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I sindacati: «Bene legge regionale per il superamento del precariato»

I segretari generali regionali di Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp chiederanno un incontro alla Regione. «Discutiamo delle stabilizzazioni»

Pubblicato il: 05/05/2022 – 11:52
I sindacati: «Bene legge regionale per il superamento del precariato»

CATANZARO «Dopo numerose richieste da parte sindacale alla Regione, in merito alla situazione creatasi sulla legge 42, in Consiglio regionale è stata approvata una legge che supera la precedente, che ricordiamo, venne approvata a dicembre scorso e che era stata successivamente impugnata dal Consiglio dei Ministri in quanto talune disposizioni in materia di finanza pubblica, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violavano gli articoli 81, terzo comma, e 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione». È quanto affermano, in una nota, i segretari generali regionali Ivan Ferraro (Nidil Cgil), Gianni Tripoli (Felsa Cisl) e Luca Muzzopappa e OresteValente (Uil Temp). «Viene rimosso quindi, nuovamente – è detto nella nota – uno degli ostacoli che finora ha impedito di accompagnare i lavoratori calabresi di cui alle leggi regionali n. 1/2014, n.40/2013, n. 31/2016 e n.15/2008 verso il superamento del precariato storico. La nuova legge permetterà agli enti locali nel caso di assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori di ottenere il contributo fisso annuo del valore di 11.157,24 euro per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato stipulato, mentre Azienda Calabria Lavoro è autorizzata ad avviare le procedure amministrative per la contrattualizzazione a tempo indeterminato dei medesimi lavoratori (circa 70), con un contributo fisso annuo dell’importo di 13.138,18 euro». «Come organizzazioni sindacali – sottolineano i vertici calabresi di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp – esprimiamo la massima soddisfazione per l’esito della seduta del Consiglio regionale svoltasi, ciò ci permetterà di riprendere quel percorso di incontri e dialogo con gli enti locali utilizzatori dei suddetti lavoratori interrottosi con l’impugnativa del Consiglio dei Ministri qualche mese fa. In attesa, quindi, che la stessa vada a buon fine e diventi a tutti gli effetti anche operativa, visti gli incontri tenutesi nei primi mesi dell’anno nei principali enti utilizzatori di questi lavoratori, chiederemo un incontro alla Regione per prospettare e discutere di alcuni percorsi di stabilizzazioni degli stessi lavoratori già immaginati per quanto ci riguarda nei mesi scorsi».

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