CATANZARO Riequilibrare il progetto di unificazione delle aziende ospedaliere di Catanzaro. È questo il senso di una proposta di legge presentata dal gruppo del Pd in Consiglio regionale per modificare la legge sulla fusione per incorporazione dell’Ao Pugliese Ciaccio nell’azienda ospedaliera-universitaria Mater Domini, legge approvata a fine 2021 e promossa dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, della Lega. Nella relazione al testo normativo del Pd si evidenzia che «in seguito all’approvazione della suddetta legge regionale, è stata data attuazione alla fusione dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro con l’azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini” e il comma 3, oggetto di modifica, ha istituito una commissione tecnica paritetica, al fine di definire il testo del protocollo d’intesa, costituita da due delegati del commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro nella Regione Calabria e da due delegati del Rettore dell’Università. È, tuttavia, necessario integrare la detta commissione prevedendo la partecipazione permanente alla stessa di due delegati dell’azienda ospedaliera “Pugliese- Ciaccio”, in quanto azienda oggetto di fusione, e del sindaco della città di Catanzaro, essendo massima autorità sanitaria del capoluogo di Regione e sindaco del Comune nel cui territorio ricadono le aziende oggetto di fusione».
La proposta di legge del Pd fa seguito anche a un intervento del candidato sindaco del centrosinistra Nicola Fiorita, che alcuni giorni fa ha parlato di «deficit di rappresentanza della componente ospedaliera» e ha proposto la modifica della legge regionale «con due rappresentanti espressione dell’azienda ospedaliera e con la presenza, quale garante, del sindaco pro tempore, massima autorità sanitaria della città. Solo questa modifica potrà garantire che il protocollo d’intesa salvaguardi le professionalità, le competenze, la logistica e la grande tradizione medico-scientifica del Pugliese-Ciaccio».
Per Fiorita, che aveva tra l’altro chiesto un intervento dei gruppi consiliari regionali di Pd, M5S e Misto, «l’integrazione dovrà rappresentare un momento di grande equilibrio, un’occasione di reciproca crescita per le due aziende che formeranno la futura azienda unica Renato Dulbecco. Non dovrà esserci nessuna prevaricazione o supremazia, in un senso e nell’altro, ma solo un comune lavoro finalizzato al miglioramento dell’offerta sanitaria del capoluogo di Regione, alla crescita della futura classe medica e alle attività di ricerca». La proposta di legge regionale del Pd, che – si specifica – non comporta oneri aggiuntivi per il bilancio regionale, è stata depositata oggi e assegnata alla terza commissione Sanità del Consiglio regionale per l’esame di merito e alla seconda commissione Bilancio per il parere. Il testo è sottoscritto da Raffaele Mammoliti (primo firmatario), Ernesto Alecci, Domenico Bevacqua, Franco Iacucci e Nicola Irto.
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