Reati ambientali a Cassano, non luogo a procedere per Papasso
Il sindaco era stato accusato anche di omissione d’atti d’ufficio per ipotesi di reato avvenuti nel 2017 legati alla omessa depurazione di reflui fognari

CASSANO ALLO IONIO Per il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, il tribunale di Castrovillari (giudice Biagio Politano) ha emesso sentenza di non luogo a procedere nel processo che lo vedeva imputato in materia di reati ambientali e omissione d’atti d’ufficio.
I fatti risalgono al 2017. In concorso con l’ex dirigente del settore manutenzione veniva contestata al primo cittadino la omessa depurazione dei reflui fognari provenienti dal quartiere Timpone Rosso e rione Campo sportivo.
Nel corso dell’udienza, l’avvocato Franz Caruso ha dimostrato che Papasso, nel corso del suo primo mandato (eletto nel 2012) aveva riservato, con atti concreti e prodotti al giudice, particolare attenzione alla cura dell’ambiente, globalmente inteso.
Papasso: «Questa sentenza mi stimola ad impegnarmi ancora di più»
La sentenza è stata accolta con particolare soddisfazione dal sindaco. «Non posso che gioire ed esprimere entusiasmo per questa ulteriore sentenza assolutoria che contribuisce a ristabilire la verità dei fatti. Oltre alla gioia – ha dichiarato Gianni Papasso – questo pronunciamento mi stimola ad adoperarmi, con ancora più caparbietà, entusiasmo e spirito di abnegazione, alla risoluzione dei tanti problemi presenti nel territorio cassanese e per il loro definitivo rilancio. Un ringraziamento affettuoso e sentito lo rivolgo al mio difensore, Franz Caruso, che, ancora una volta, con l’ elevata professionalità che lo contraddistingue, ha saputo brillantemente rappresentare e sostenere le argomentazioni difensive. Un ringraziamento affettuoso anche al suo collaboratore, l’avvocato Gaetano Papasso». (lu.la.)