CROTONE Si dimezzano i consiglieri comunali di Forza Italia disponibili a sostenere il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. Nella tarda serata di ieri si sono tirate fuori dalla partita, messa in piedi da Voce e dal coordinatore provinciale di FI, Sergio Torromino (nella foto), le consigliere Carmen Giancotti e Fabiola Marrelli. Disponibili a fare l’accordo programmatico con Voce sono rimasti solo Mario Megna e Antonio Manica. A convincere le due consigliere a non condividere il percorso deciso da Torromino è stato il segretario regionale di FI, Giuseppe Mangiavalori. Questo almeno si racconta negli ambienti cittadini forzisti. Si sarebbe, quindi, riaperto lo scontro interno a FI che si era registrato al momento della elezione a presidente della Provincia pitagorica di Sergio Ferrari, referente pitagorico di Mangiavalori. Evidentemente anche Ferrari potrebbe avere posto qualche veto per l’accordo al Comune di Crotone. Si tiene alta la guardia e la tensione per quando arriverà il momento di decidere le candidature al Parlamento. Megna e Manica sarebbero comunque sufficienti a Voce per ricostituire una maggioranza solida all’interno del consiglio comunale, che presto sarà chiamato ad approvare il bilancio di previsione. Senza maggioranza ( i due sono determinanti) Voce rischia lo scioglimento anticipato. Il pericolo c’è, perché non è detto che la spinta che arriva da Vibo Valentia contro l’accordo con Voce posso determinare qualche altro scricchiolamento tra i forzisti. L’accordo con FI, comunque, non è l’unico problema per il sindaco della città pitagorica. Qualche mal di pancia si sta registrando anche tra i gruppi rimasti fedeli. Le voci del palazzo comunale dicono che il gruppo “Stanchi dei soliti” non stia facendo salti di gioia per questo accordo con FI. Prima della sottoscrizione del patto programmatico con i rappresentanti di Torromino, Voce dovrà quindi mettere a tacere i mal di pancia scoppiati al suo interno. In parte qualche risultato lo ha ottenuto perché uno dei rappresentanti del gruppo “Stanchi dei soliti”, Alessandro Manica, sarebbe disponibile ad ingoiare il boccone amaro ed accettare l’entrata dei forzisti nella maggioranza. In una nota, Manica scrive: “Il mio, seppur breve, percorso politico nella lista civica Stanchi dei Solito mi consiglierebbe di rifiutare ogni tipo di alleanza con tutti quei partiti che in campagna elettorale non ci siamo risparmiati di criticare . Tuttavia non posso negare che la consapevolezza che il mio rifiuto all’accordo potrebbe far perdere alla mia città milioni di euro e quindi la possibilità di vedere concretizzarsi progetti importanti quali Antica Kroton, Agenda Urbana, CIS e PNRR, per citarne solo alcuni, mi costringe a rivedere le mie posizioni . Saranno ore decisive”. Continuando aggiunge: “Mi consulterò con il mio gruppo, gruppo con il quale sempre e fino ad oggi ho condiviso ogni decisione e con il quale abbiamo deciso in consiglio comunale di far sentire una sola voce, come avrete notato è quasi sempre il nostro capogruppo a prendere la parola per tutti noi” . “Dal primo giorno abbiamo sempre saputo da che parte stare, dalla parte di Vincenzo Voce Sindaco,- conclude – ed è con lui e con quel che resta della maggioranza che prenderò una decisione”. Come si può immaginare sono ore convulse e il clima che si respira nel palazzo comunale è pesante, perché si sta allargando la convinzione dello scioglimento anticipato, che potrebbe essere comunque smentita dalla sottoscrizione dell’accordo con FI.
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