Altopiano del Poro, la linea di orizzonte che confina con il mare – VIDEO
Seimila ettari dedicati a produzioni di qualità, il profilo di uno dei 24 distretti che compongono il panorama agricolo regionale

VIBO VALENTIA Quando si parla di agricoltura in Calabria ad emergere è, ovviamente, il dato produttivo e conseguentemente la capacità attrattiva che le aziende agricole “regalano” alla regione con la straordinaria ricchezza e varietà delle produzioni agroalimentari. Forse non è ancora sufficientemente considerato un altro decisivo contributo, che dovrebbe peraltro tradursi in un riconoscimento per l’agricoltura calabrese.
Sono infatti migliaia le aziende che continuando a vivere, pur con modeste dimensioni e produzioni destinate o all’autoconsumo o ai mercati locali, di fatto disegnano il paesaggio calabrese.
Pianure e soprattutto colline sono letteralmente “forgiate” dal lavoro degli agricoltori e sono 24 i distretti territoriali che, come evidenziato dall’ultima Relazione sull’Agricoltura realizzata dall’Arsac, connotano il panorama agricolo regionale.
Uno di questi distretti, l’altopiano del Poro, comprende il territorio di 30 Comuni ed è costituito da un gruppo montuoso ovoidale, compreso tra le pianure di S. Eufemia e Gioia Tauro, apparentemente spianato e con fianchi generalmente a gradoni.
Sul promontorio, complessivamente vasto circa seimila ettari, le fasce pianeggianti sono prevalentemente utilizzate a scopo cerealicolo, orticolo e zootecnico e recentemente non mancano i vigneti.

Uno dei territori che compongono l’altopiano è costituito dal versante collinare che va dalla Valle dell’Angitola, ai Piani degli Scrisi fino a toccare i confini della Piana di S. Eufemia e di Gioia Tauro.
Dell’altopiano, come evidenziato dallo stesso sostantivo, colpisce una delle sue caratteristiche e cioè i larghi ripiani ondulati che contribuiscono a disegnare una linea di orizzonte che spesso confina con il mare; è uno spettacolo della natura che nel territorio di Maierato, ad esempio, è arricchito dall’incessante e quotidiano lavoro degli agricoltori.

Lavoro che, come evidenziato, è spesso affidato a piccole realtà come quella di Filippo Maruccio, agricoltore per vocazione che grazie ad una iniziativa del GAL Terre Vibonesi è oggi in grado di prestare cura ed attenzione a lembi di terra che compongono il mosaico di colori e produzioni dell’Altopiano del Poro.
