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Autorità portuale dello Stretto, scritte offensive contro il presidente Mega a Reggio Calabria

Tre scritte sui muri perimetrali e sul cancello di via Candeloro del porto di Reggio Calabria. Mega: «Si va avanti senza indugi»

Pubblicato il: 16/06/2022 – 21:52
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Autorità portuale dello Stretto, scritte offensive contro il presidente Mega a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA Scritte offensive e dal tenore minaccioso sono state trovate stamattina sui muri perimetrali e sul cancello di via Candeloro del porto di Reggio Calabria. In tutto sono tre scritte indirizzate contro il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto Mario Mega. L’ufficio stampa dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, che ha sede a Messina, fa sapere che «della circostanza sono state prontamente informate le competenti autorità di pubblica sicurezza a mezzo formale denuncia contro ignoti».

Mega: «Si va avanti senza indugi»

Sulla vicenda è intervenuto anche Mega il quale ha dichiarato che «non si farà intimidire da simili gesti». «L’attività istituzionale dell’ente – commenta sempre Mega attraverso l’ufficio stampa dell’Authority – proseguirà senza alcuna esitazione, nelle aree in questione come in tutte le altre, a tutela della legalità e per lo sviluppo sociale ed economico del territorio». «Reggio Calabria e Messina – ha commentato poi Mega sui social – sono due città splendide ed i loro abitanti li sento amici sin dal primo giorno del mio mandato.Tranquillizzo tutti quelli che in queste ore mi chiamano o mandano messaggi per esprimere solidarietà e per scusarsi a nome dei Reggini per bene. Non saranno due scritte di qualche cretino a farmi cambiare idea. Si va avanti senza indugi! Viva lo Stretto».

Franza: «Gesta infami, di personaggi fuori dal tempo e dalla storia»

È ferma e decisa la condanna del presidente di Sicindustria Messina, dopo che ignoti hanno lasciato su un muro delle scritte minacciose contro il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega. «Se qualcuno pensa – ha detto Pietro Franza – che ancora sia possibile tentare di interloquire, sia possibile esprimere dissenso usando questi sistemi barbari, questo qualcuno è fuori dal tempo e dalla storia. Bene ha fatto il presidente Mega, al quale esprimo per il tramite di Sicindustria, la solidarietà della Messina che lavora e che produce, a denunciare questo intollerabile atto. Nella Sicilia e nella Calabria del terzo millennio – ha concluso Franza – non può esserci spazio per questi comportamenti meschini prima che delinquenziali, residui di una subcultura che merita solo di essere sradicata per sempre dalla storia delle nostre comunità».

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