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la requisitoria

Omicidio Pirillo, chiesto l’ergastolo per Giuseppe Spagnolo

La vittima è stata uccisa in un ristorante pieno di gente. Ferita una bambina di 11 anni. Chiesta l’assoluzione per Giuseppe Farao

Pubblicato il: 27/06/2022 – 20:00
di Alessia Truzzolillo
Omicidio Pirillo, chiesto l’ergastolo per Giuseppe Spagnolo

CATANZARO Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio ha chiesto l’ergastolo nei confronti di Giuseppe Spagnolo, 52 anni, e l’assoluzione nei confronti di Giuseppe Farao, 75 anni, imputati nel processo, con rito abbreviato, relativo all’omicidio di Vincenzo Pirillo, avvenuto il 5 agosto 2007 a Cirò Marina.
Secondo la ricostruzione dei fatti, a Vincenzo Pirillo la criminalità cirotana contestava la gestione della “bacinella”, la cassa comune del clan nella quale si riversano i soldi sporchi delle estorsioni, del traffico di droga e degli affari illeciti, destinati, tra l’altro, al mantenimento dei detenuti.
All’epoca dei fatti Cenzo Pirillo era il reggente della consorteria criminale di Cirò Marina in assenza dei capi – Silvio Farao e Cataldo Marincola – che latitavano per sfuggire a una condanna per omicidio.

L’eclatante esecuzione

La sera del 5 agosto 2007, un gruppo armato, del quale faceva parte Giuseppe Spagnolo, composto da almeno cinque persone col volto coperto (altre rimaste ignote) il 5 agosto 2007 ha fatto irruzione in un ristorante. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Ros una parte del commando sarebbe rimasta a controllare le vie di ingresso e di uscita del locale mentre due persone si introducevano nella veranda del locale aprendo il fuoco. Quando è stato ucciso, raggiunto da quattro colpi d’arma da fuoco, Vincenzo Pirillo stava cenando con i propri familiari e teneva una bambina di 11 anni sulle sue ginocchia. La feroce pioggia di fuoco ha stroncato la vittima designata e, senza badare troppo alle conseguenze, ha ferito la bambina, trapassata da un proiettile all’altezza della scapola sinistra, e altri cinque avventori.
Secondo l’accusa, Giuseppe Farao sarebbe stato tra coloro che avrebbe ordinato l’esecuzione di Pirillo. È stata chiesta la sua assoluzione ai sensi del secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, ovvero per assenza, insufficienza, contraddittorietà delle prove a suo carico. Nel corso della prossima udienza discuteranno gli avvocati Gregorio Viscomi, Tiziano Saporito e Gianni Russano. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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