Dopo il Consiglio regionale “lampo” e “burocratico” di venerdì, lunedì si torna in aula a Palazzo Campanella. Sono sette i punti all’ordine del giorno della seduta del 4 luglio ma stavolta – rispetto a quello che è avvenuto nell’ultimo Consiglio – c’è aria di “blitz” da parte della maggioranza di centrodestra. La misura di questa sensazione lo dà, in realtà, l’ordine del giorno della seduta della seconda Commissione Bilancio in programma sempre lunedì, in mattinata, prima del Consiglio regionale: tre i punti tra cui una proposta di legge regionale presentata dal Michele Comito, di Forza Italia, sulle “Misure per fronteggiare la situazione emergenziale sanitaria”, e una proposta di legge a firma Pietro Raso (Lega) e Giovanni Arruzzolo (Forza Italia) che reca “interventi normativi” su alcune leggi del passato e “misure in materia di trasporto e circolazione di veicoli storici”, in pratica un’altra legge “omnibus” (o “guazzabuglio”, in un’accezione negativa), la terza dall’inizio della legislatura a opera di una maggioranza che sembra prediligere molto questo strumento legislativo nel quale si ricomprende “di tutto di più” sotto la dicitura tecnica di “manutenzione” delle norme.
Si vedrà lunedì in aula, cosa succederà, perché per il momento l’assemblea è convocata con 7 punti all’ordine del giorno e questi ultimi due provvedimenti non ci sono (c’è bisogno del parere finanziario della Seconda) ma fonti qualificate del centrodestra sostengono che se ci sarà il via libera in Commissione potrebbero essere richiamati e approdare così in aula. Nel dettaglio, per quanto riguarda la proposta di legge regionale in materia di sanità tra le disposizioni che vi sono contenute spiccano quella finalizzata a velocizzare i termini per il rinnovo degli accreditamenti per le strutture pubbliche e private e quella che consente alle aziende, «per specifiche esigenze di carattere temporaneo ed eccezionale», e quella finalizzata a conferire ai medici «incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie», ovviamente se ricorrono determinate condizioni (come l’impossibilità per le aziende di utilizzare risorse umane disponibili al loro interno o l’assenza di graduatorie da cui attingere personale). Quanto alla cosiddetta “omnibus”, il testo – 10 articoli complessivi – interviene su temi e settori eterogenei e variegati, dalla partecipazione della Regione a una società consortile alla modifica della composizione degli Uffici di gabinetto dei presidenti di Giunta e Consiglio, dai trasporti, dall’esenzione della tassa automobilistica per i veicoli storici, alla proroga della liquidazione di Calabria Etica allo sviluppo della cooperazione. In particolare, balzano agli occhi soprattutto alcuni di questi articoli. Balzano agli occhi in particolare l’articolo 5 che modifica una norma della legge regionale 7 del 1996 sulla struttura organizzativa della Giunta prevedendo che «una delle unità di personale assegnate all’Ufficio di Gabinetto possa anche essere individuata tra estranei alla pubblica amministrazione, restando invariato il numero complessivo dei componenti dell’ufficio medesimo, senza aggravio di spesa a carico dell’ente», e poi l’articolo 8 che – si legge nel testo – «reca modifiche atte a introdurre una figura professionale nell’ambito della struttura speciale dell’Ufficio di Gabinetto» del presidente del Consiglio regionale, «prevedendo pure la possibilità che detta figura venga sdoppiata, a parità di spesa». Da segnalare poi la norma contenuta nell’articolo 7 della proposta Raso-Arruzzolo, tesa a incentivare «servizi di trasporto ferroviario intermodale in partenza e/o in arrivo da nodi logistici e portuali», prevedendo che «la Regione promuove attraverso Fincalabra Spa la costituzione di consorzi o società, a prevalente partecipazione pubblica»: sullo sfondo di questa norma il porto di Gioia Tauro e Msc, il cui ad Aponte di recente il governatore Occhiuto ha incontrato a Ginevra.
Dunque occhi puntati su queste due proposte di legge, che potrebbero entrare “fuori sacco” e “last minute” nell’odg del Consiglio regionale di lunedì. Del quale fanno già parte le nomine di competenza del Consiglio regionale, una settantina di designazioni in enti e soggetti vari di sottogoverno, alcune anche di un certo significato (le autorità di garanzia, il Corecom, Fincalabra) anche se – secondo fonti accreditate – come da prassi ormai consolidata i consiglieri regionali dovrebbero determinarsi nel senso di rinviare il punto in modo da delegare in ultima battuta le designazioni al presidente dell’Assemblea che attiverà i poteri sostitutivi. Nei corridoi della politica calabrese si fa comunque intendere che tra i consiglieri regionali l’accordo sulle nomine ci sia già. (c. a.)
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