ROMA Ventotto i capoluoghi di provincia italiani ‘promossi’ con la tripla AAA nella gestione delle spese per materiale informatico. A decretarlo la speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto “Pitagora”, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).
A risultare più “virtuosi” per questa voce di costi dell’ente, ottenendo così il massimo rating, sono Piacenza, che ha speso solo 109,80 euro nel 2020, e poi Rieti (122,00), Udine (129,00), L’Aquila (232,68), Carbonia (309,11), Catanzaro (649,57), Nuoro (788,17), Catania (966,20), Bari (980,63), Andria (1.018,85), Teramo (1.088,24), Campobasso (1.550,59), Savona (1.666,00), Grosseto (1.830,00), Latina (1.882,92), Como (2.025,20), Perugia (2.267,17), Sassari (2.547,90), Forlì (2.761,31), Siracusa (2.836,01), Terni (3.029,99), Reggio Calabria (3.276,27), Palermo (3.328,98), Pescara (3.399,60), Taranto (3.922,17), Parma (4.209,88), Venezia (6.291,85), Firenze (8.475,51). Altri 23 capoluoghi risultano pure fra i più virtuosi per questa voce di spesa, ottenendo la doppia AA: Rovigo, Monza, Agrigento, Brindisi, Viterbo, Pesaro, Vibo Valentia, Roma, Verbania, Massa, Mantova, Enna, Torino, Arezzo, Caltanissetta, Pistoia, Napoli, Aosta, Ragusa, Barletta, Varese, Gorizia, Belluno. Mentre sono 19 quelli che si aggiudicano la A: Vercelli, Livorno, Trento, Asti, Oristano, Fermo, Salerno, Frosinone, Milano, Modena, Isernia, Pordenone, Potenza, La Spezia, Trapani, Macerata, Cosenza, Alessandria, Urbino.
Sondrio, Ravenna, Bergamo, Reggio Emilia, Caserta, Imperia, Bologna, Ancona, Brescia e Trani sono i 10 capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nelle spese per materiale informatico. Tanto da meritare il rating C, il più basso nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report). Ma a quanto ammontano le spese sostenute per questa voce in questi enti nel 2020? Analizzando la classifica, si scopre che Bologna ha speso 523.399,79 euro, Brescia 342.968,77, Trani 206.896,22, Ancona 187.535,10, Reggio Emilia 161.805,27, Caserta 122.844,21, Bergamo 121.923,74, Ravenna 118.718,67, Imperia 95.301,59, Sondrio 25.956,37. Ottengono un rating intermedio nella classifica: Prato, Benevento, Messina, Siena, Lecce, a cui va la B; Chieti, Rimini, Ferrara, Genova, Trieste, Pavia, Foggia, Cuneo, con la BB; Treviso, Cremona, Lecco, Biella, Padova, Lodi, Avellino, Crotone, Pisa, Bolzano, Matera, che ricevono la BBB. Non comparabile risulta il dato di Ascoli Piceno, Cagliari, Cesena, Lucca, Novara, Verona, Vicenza.
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