REGGIO CALABRIA Oggi, alle ore 12:15, il Consorzio Macramè inaugura un immobile confiscato in via Possidonea, nel centro storico di Reggio Calabria. L’immobile è stato confiscato a Gioacchino Campolo, “re dei videopoker” e ristrutturato nell’ambito del progetto Impronte a Sud – Welfare Lab grazie al sostegno di Fondazione Con il Sud. Un palazzo degli anni ’30 che la Città Metropolitana ha assegnato al Consorzio Macramè nel 2017 e che grazie al progetto Impronte a Sud verrà restituito alla comunità per offrire servizi e attività alle famiglie, alle persone svantaggiate, alle aziende, ospitare un centro di informazioni per i lavoratori del terzo settore, aule di studio e di lavoro condiviso, un centro organizzativo di progettazione e gestione delle emergenze sociali, uno sportello di prossimità a cui poter fare riferimento. Uno spazio comune di relazione e partecipazione, recuperato dopo un lungo e faticoso lavoro di riqualificazione ideato dal laboratorio di ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento Architettura e Territorio (dArTe) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e realizzato dalla cooperativa sociale La Casa di Miryam, entrambi partner del progetto.
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