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L’ultimo saluto

Addio a Emanuele Giacoia, si è spento a 93 anni il padre nobile del giornalismo calabrese

Il decesso nella casa di Cosenza, dopo lunghi mesi di malattia. Da cronista sportivo, a direttore del Tgr e del Quotidiano della Calabria

Pubblicato il: 18/08/2022 – 8:01
Addio a Emanuele Giacoia, si è spento a 93 anni il padre nobile del giornalismo calabrese

COSENZA «È morto oggi in Calabria, nella sua casa di via Panebianco a Cosenza, dopo lunghi mesi di malattia, il giornalista Emanuele Giacoia. Aveva 93 anni. Con lui scompare un grande testimone del nostro tempo». Ne dà notizia il sito giornalistitalia.it.
Nato a Grassano (Matera) il 4 marzo 1929, era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Calabria dal 15 giugno 1961. La storia di Emanuele Giacoia è in fondo la storia del giornalismo calabrese, soprattutto del giornalismo radiotelevisivo, grande cronista sportivo, ma anche scrupolosissimo direttore del Tg regionale, un vero testimone del nostro tempo.

Emanuele Giacoia (quarto da sinistra) arriva in Calabria (1958) accolto dall’allora direttore della sede Enrico Mascilli Migliorini (primo da destra)

Dopo la sua lunga esperienza in Rai era stato per anni anche direttore del Quotidiano della Calabria. La sua morte è giorno di lutto per tutto il giornalismo calabrese e per tutta la Rai.
Gli sono accanto i figli Riccardo, Valerio, Sergio, Antonella, Arianna e i suoi nipotini a cui aveva dedicato gli ultimi anni della sua vita.
Un uomo tutto di un pezzo, avvolgente, ironico, istrionico, straordinariamente ed eternamente affabile, giornalista di razza, cronista severo, scrupolosissimo, rispettoso della notizia, ma soprattutto un inviato alla vecchia maniera, profondamente rispettoso dei sentimenti e dell’umanità della gente che ha incontrato nel corso della sua vita. Così lo si vedeva in televisione quando lui ancora lavorava alla Rai, ma così è sempre stato per tutti noi nella vita di ogni giorno.

Da sinistra: Pino Nano, Emanuele Giacoia, Giovanni Scarinci e Pasqualino Pandullo

Il direttore del Corriere della Calabria, Paola Militano, e le redazioni di Corriere della Calabria e de L’altro Corriere Tv esprimono il proprio cordoglio al collega Riccardo Giacoia e a tutti i suoi famigliari.

Occhiuto: «Dolore per la scomparsa di Giacoia, signore del giornalismo, ha fatto grande la Calabria»

«La scomparsa di Emanuele Giacoia mi addolora moltissimo. Un signore del giornalismo italiano, indimenticabile voce Rai del calcio in ‘Novantesimo minuto’ e ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. Ma Emanuele Giacoia è stato anche tanto altro, ha guidato testate giornalistiche regionali, è stato un sapiente maestro per generazioni di professionisti dell’informazione, con la sua inconfondibile eleganza e quel piglio gentile, intelligente, mai banale. Perdiamo un punto di riferimento del mondo della cultura che ha fatto grande la Calabria. In questo momento carico di emozioni, sono accanto alla sua famiglia, agli amati figli e nipoti, ed esprimo loro, anche a nome della Giunta regionale che ho l’onore di presiedere, un sentimento di vicinanza e cordoglio». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Franz Caruso: «Giacoia un “signore del giornalismo”»

«Con profondo cordoglio apprendo della scomparsa di Emanuele Giacoia, pioniere del giornalismo radiotelevisivo calabrese». E’ quanto afferma il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ricordando la figura del giornalista di razza, scomparso ieri dopo una lunga malattia. «Emanuele Giacoia è stato un vero testimone del suo tempo e della Calabria – prosegue il primo cittadino di Cosenza – Grande cronista sportivo, voce e volto storico di “Tutto il calcio Minuto per Minuto” e di “90’ minuto”, con le sue telecronache, mai scontate e sempre appassionate, ha fatto battere il cuore dei telespettatori a cui trasmetteva, con maestria, anche le trepidazioni ed i malumori che si registravano a bordo campo ed in panchina. Il suo nome è indissolubilmente legato alla storia della sede Rai di Cosenza, che nasce con lui nel 1958, dove inizia una carriera di straordinario successo. Emanuele Giacoia è stato un “signore del giornalismo” in tutte le sue accezioni. Ha svolto la sua professione in maniera scrupolosa, con il garbo che lo ha sempre contraddistinto anche nella vita privata, senza mai una caduta di stile, rispettando la notizia ma anche la gente. Da direttore del TG Rai Calabria, prima, e del Quotidiano del Sud poi, ha saputo, peraltro, interpretare con lucidità e partecipazione le tensioni e le speranze dei calabresi, ricoprendo anche il ruolo di maestro per le nuove generazioni che ha contribuito a formare con generosità umana e professionale. Del grande giornalista d’altri tempi, nonché stimato ed influente opinionista ed intellettuale, sono note ed apprezzate anche e soprattutto le sue qualità umane».
«Con la scomparsa di Emanuele Giacoia – conclude il sindaco di Cosenza, Franz Caruso – è in lutto Cosenza e l’intera Calabria. Ai figli Riccardo, Valerio, Sergio, Antonella ed Arianna, ai nipoti ed ai parenti tutti giungano le mie più sentite condoglianze, anche a nome dell’intera Amministrazione Comunale».

Bruno Bossio: «La sua voce patrimonio della memoria collettiva»

«Quando scompare una personalità come Emanuele Giacoia è come se andasse via una parte del vissuto di tante generazioni che lo hanno apprezzato nella sua opera di giornalista e narratore». Ad affermarlo è stata la deputata Enza Bruno Bossio. «Storico giornalista della RAI calabrese, il suo volto e soprattutto la sua voce fanno parte della memoria collettiva di questa nostra regione. La voce di Giacoia era essa stessa un momento alto di valorizzazione dell’evento. Rimane memorabile – ha proseguito la deputata del PD – la voce di Giacoia nelle cronache della prima volta di una squadra calabrese nel campionato di calcio di serie A. La sua voce è stata un tutt’uno con la impresa calcistica del Catanzaro. Era il timbro di quella voce che sanciva la dimensione della importanza e del significato di una notizia. La sua scomparsa ci riempie di grande tristezza. Alla famiglia, ai figli, alcuni dei quali hanno ereditato ed interpretato la sua competenza e professionalità, esprimo il profondo cordoglio e il più forte sentimento di amicizia e di vicinanza. Con Emanuele Giacoia se ne va non solo un esempio di giornalismo di grande qualità ma un vero gentiluomo di cui tutti, anche coloro che non hanno avuto il privilegio di conoscerlo direttamente, sentiremo la mancanza».

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