RENDE Intelligenza artificiale, energie rinnovabili, innovazione industriale, salute. L’Università della Calabria coglie in pieno la sfida del Pnrr, con ambiziosi progetti che perseguono gli obiettivi della transizione ecologica, dell’innovazione digitale, della ripresa dell’economia e che sono risultati vincitori di bandi altamente competitivi. L’Unical si è già aggiudicata 18 progetti di innovazione e ricerca, per un totale di oltre 90 milioni di euro di finanziamenti. Lo comunica in una nota nell’Università della Calabria. «Il Pnrr è l’occasione del rilancio per il Paese e per la Calabria. Una vera e propria “chiamata alle armi”, a cui l’Unical ha risposto da subito, consapevole di poter offrire un patrimonio enorme di competenze, studi, ricerche – dice il rettore Nicola Leone –. I risultati attesi sono importanti. Da un lato, penso ad esempio ai partenariati estesi, c’è l’opportunità, grazie ai fondi messi in campo e alla possibilità di fare rete tra università e centri di ricerca, di raggiungere nuovi traguardi nella ricerca di base e segnare importanti passi avanti nell’innovazione e nella conoscenza. Dall’altro, ci sarà un impatto significativo sul territorio, grazie ai bandi a cascata e alle assunzioni previste. Senza dimenticare tutta la parte di ricerca applicativa e trasferimento tecnologico: sia nell’ambito dell’ecosistema Tech4you che degli accordi con il Ministero dello Sviluppo Economico è prevista la realizzazione di progetti pilota che, in caso di successo, potranno poi passare alla scala industriale. Per la Calabria e per il Mezzogiorno, insomma, è un’occasione preziosa. L’Università, però, da sola non basta. Per realizzare a pieno sul territorio gli obiettivi di sviluppo del Pnrr, è necessario che anche la politica faccia la sua parte, adottando e finalizzando i risultati dei progetti strategici e garantendo un miglioramento di infrastrutture e servizi pubblici».
Ecco, nel dettaglio, le principali iniziative che coinvolgono l’Università della Calabria.
Tech4You
Contrastare i cambiamenti climatici per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Questo è l’obiettivo del progetto, che mette in rete le migliori competenze ed energie delle università e dei centri di ricerca di Calabria e Basilicata per riscattare due territori fragili e storicamente in ritardo. L’ecosistema svilupperà tecnologie innovative in ambito energetico, ambientale, agro-alimentare, culturale e informatico. Il costo complessivo è di 122 milioni di euro, i fondi Pnrr concessi 119 milioni (quasi il massimo assegnabile). Prevista l’assunzione di 163 ricercatori a tempo determinato e l’attivazione di 113 posti di dottorato industriale. L’Unical, che sarà sede dell’hub, potrà contare su un budget di circa 36 milioni di euro e ne investirà oltre 9 in bandi a cascata, che moltiplicheranno sul territorio il raggio d’azione del finanziamento a beneficio di piccole e medie imprese.
Partenariati estesi
L’Unical è presente in 6 dei 14 progetti del Paese che sono stati selezionati dal Mur per passare alla fase negoziale del bando sui partenariati. In due di questi – relativi alle aree ‘intelligenza artificiale’ e ‘cybersecurity’ – Unical sarà uno spoke nazionale, con un ruolo primario quindi di organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca. L’ateneo è poi coinvolto come partner nel progetto selezionato sulla tematica “Conseguenze e sfide dell’invecchiamento”.
Ad altri tre partenariati, infine, l’Unical partecipa con il coinvolgimento diretto di suoi ricercatori, che opereranno “in convenzione” presso atenei sedi di spoke.
Il budget totale assegnato all’Unical è di quasi 37 milioni di euro.
Ricerca sull’idrogeno
L’Unical è in prima linea nel settore di ricerca sull’idrogeno ed è impegnata in due progetti finanziati con fondi Pnrr. In uno di questi è capofila nazionale: la proposta, NoMaH (Novel Materials for Hydrogen Storage), è risultata la prima nella sua graduatoria e ha ottenuto un finanziamento complessivo di oltre 3 milioni di euro. L’obiettivo è quello di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche per lo stoccaggio dell’idrogeno e il budget assegnato all’Unical è pari a 850mila euro. Il secondo progetto, Mecca, vede come capofila Messina e l’Unical in ruolo di partner con un finanziamento di 650mila euro.
Centro nazionale di supercalcolo
L’Unical è coinvolta nel Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing che, proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, conta 51 membri fondatori distribuiti su tutto il territorio nazionale e gode di un finanziamento complessivo pari a circa 400 milioni di euro. L’Unical opererà come affiliato, con un budget di circa 3 milioni di euro, e siede inoltre nel Consiglio d’Amministrazione con il prorettore Francesco Scarcello.
Accordi innovazione Mise
Approvati e finanziati anche cinque accordi per l’innovazione con il ministero per lo Sviluppo economico, che vedono l’università lavorare in partnership con altrettante imprese. Il budget totale assegnato all’Unical è pari a 6 milioni e mezzo.
L’ateneo è inoltre in corsa al momento con altri quattro progetti, nell’ambito di tematiche ambientali, della medicina innovativa e dell’energia.
Piano operativo salute
In aggiunta alle iniziative più strettamente legate al Pnrr, l’ateneo è risultato anche vincitore in tre progetti presentati nell’ambito del Piano operativo salute (finanziato dal Fondo per lo sviluppo e coesione 2014-2020), in due dei quali funge da capofila. Il primo, denominato “Radioamica”, svilupperà modelli diagnostici sofisticati ed avanzati per la radiogenomica. Il secondo, “Fa.Per.M.E”, si propone di stabilire in Calabria una rete per la medicina di precisione che permetta di fornire una diagnostica personalizzata. Il budget Unical per i due progetti ammonta a circa 3 milioni.
L’ateneo è inoltre partner del progetto Cal.hub.ria (CALabria Hub per Ricerca innovativa ed avanzata), finanziato sempre nell’ambito del Pos. L’Unical potrà contare su un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro.
Edilizia universitaria
Grandi investimenti dell’ateneo calabrese anche in campo di edilizia universitaria: ristrutturazioni ed efficientamenti energetici, residenze degli studenti, moderne aule multimediali per l’apprendimento cooperativo, nuove strutture sportive ed impianti di videosorveglianza. Sono già stati approvati 9 progetti, per un importo di oltre 17 milioni di euro, e presentati ulteriori 11 progetti per 35 milioni.
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