CATANZARO «L’assemblea della dirigenza medica e sanitaria dell’Azienda “Pugliese Ciaccio”, convocata dalla Cisl Medici, ha condiviso la costituzione di una Azienda unica integrata con l’Università, la cui realizzazione deve essere finalizzata al miglioramento della sanità cittadina e calabrese, ad eliminare sprechi di risorse e soprattutto a sostenere servizi quali-quantitativamente adeguati e sicuri ai cittadini, favorendo il merito e la capacità professionale del personale». È quanto rende noto Nino Accorinti della federazione Cisl Medici. «Ha valutato, però – riferisce il sindacalista in merito all’esito dell’assemblea -, non chiaro il percorso per l’unificazione dell’Aou “Mater Domini” e dell’Ao “Pugliese Ciaccio” con la costituzione della “Commissione tecnica paritetica Regione-Università” ed a latere di un tavolo parallelo coordinato dal commissario di Azienda zero. Peraltro, in quest’ultimo partecipano gli attuali management delle due Aziende ospedaliere che scadranno nel mese di novembre e, quindi, ha ritenuto di dubbia opportunità il loro coinvolgimento».
«L’assemblea, altresì, ha giudicato paradossale ed inaccettabile – stigmatizza la nota – quanto sta avvenendo nel corso delle riunioni dove sembra si voglia tener conto, ai fini di accorpamenti e soppressioni delle Uo, dei pensionamenti e della scadenza dei contratti dei direttori di struttura complessa. La ricerca di un assetto unitario – commenta Accorinti – non si può risolvere nel riassorbimento di una tipologia nell’altra e nella subordinazione delle necessità assistenziali a quelle didattiche, vere o presunte che siano! Ciò genera solo conflittualità tra le parti a danno dell’assistenza sanitaria».
«In tale contesto l’assemblea ha ritenuto inaccettabile il comportamento del management dell’Azienda – riferisce il dirigente sindacale Cisl – anche sul mancato avvio delle procedure di valutazione degli incarichi scaduti e la proroga degli stessi fino alla costituzione della “Azienda Unica”, mentre non vengono attribuiti gli incarichi di livello superiore a quello professionale, come previsti nell’atto aziendale. Nondimeno, appare inaccettabile la condotta omissiva – denuncia Accorinti – sull’attribuzione delle indennità Covid, sul mancato pagamento delle prestazioni aggiuntive, dell’indennità festiva in alcuni servizi, delle premialità 2020/2021».
«Alla luce di quanto discusso, valutato e richiesto all’unanimità dall’assemblea della dirigenza medica e sanitaria – conclude Accorinti -, e vista l’assenza di segnali concreti per lo svolgimento di corrette relazioni sindacali, la Cisl Medici formalizzerà nei prossimi giorni lo stato di agitazione della categoria e la convocazione di una ulteriore assemblea del personale aperta a tutti gli operatori sanitari interessati».
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