CATANZARO «È una delle fasi più difficili per il Paese e per il Sud». È la riflessione del segretario generale della Cgil regionale, Angelo Sposato, a margine del XII Congresso della Uil Calabria. «Crescono le aree di povertà – avverte Sposato – e i divari sociali. Il Sud e la Calabria se non si inverte la tendenza sono a rischio abbandono. Serve più giustizia sociale, lavoro, politiche di sviluppo per aggregare il Paese», sollecita il segretario Cgil. Secondo sposato «è tempo di scelte coraggiose e di riforme vere».
«Un piano per lo sviluppo e la manutenzione delle aree interne – evidenzia il numero uno della Cgil calabrese – è indispensabile, così come politiche industriali nelle nostre aree Zes. Serve una politica sanitaria – auspica Sposato – che riveda totalmente i sistemi di accreditamento della sanità privata che hanno depauperato il sistema della salute universale pubblica. Occorre accelerare i concorsi pubblici – aggiunge – nelle amministrazioni locali, nella scuola, nella sanità, altrimenti la nostra regione va in agonia». «È tempo di riforme istituzionali – propone sposato – attraverso una commissione regionale per la rivisitazione della geografia delle amministrazioni locali della Calabria. La Calabria va riscostruita insieme», conclude il segretario generale Cgil Calabria.
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