L’arresto del boss in diretta. «I poliziotti lo aspettavano in un furgone»
Porcaro fermato dopo l’incontro con Briguori monitorato dai finanzieri. Nel marsupio 15.800 euro che l’imprenditore gli avrebbe consegnato per l’affare del Florida

COSENZA Il 16 maggio 2019 gli investigatori della Dda di Catanzaro seguono i movimenti di Agostino Briguori, considerato imprenditore di raccordo tra i clan cosentini e quelli del Tirreno. “Berlusconi” ha un appuntamento con Roberto Porcaro, uno degli elementi di spicco dei clan federati di Cosenza. Ha giusto il tempo di consegnargli «quota parte dei proventi illeciti dell’affare del Florida», complesso immobiliare di Bonifati sul quale si concentrano gli interessi delle ‘ndrine. Poi assiste all’arresto di quello che è stato il reggente della struttura criminale bruzia. Gli agenti di polizia eseguono l’ordinanza di custodia cautelare per l’omicidio di Giuseppe Ruffolo pochi minuti dopo quell’incontro, proprio mentre i militari della guardia di finanza ascoltano Briguori.
Il racconto di quel pomeriggio finisce negli atti dell’inchiesta “Reset”. Briguori si trova a Cosenza, passa davanti al barbiere e va a casa dei genitori di Porcaro. Lo incontra e commenta con lui le vicende elettorali dell’avvocato Marcello Manna, candidato a sindaco per il secondo mandato alle recenti amministrative. Porcaro scherza: «Sindaco! Hai visto che ce l’ha fatta Manna». Briguori risponde che ancora non ha vinto («ce l’ha fatta il cazzo»), e Porcaro fa subito riferimento al futuro ballottaggio dando per scontata la sua vittoria: «Vabbè, al ballottaggio».
Subito dopo l’incontro, Porcaro finisce in manette. «Nell’occasione – scrivono i pm antimafia – veniva trovato in possesso di 15.800 euro, denaro contenuto in due buste di carta che il Porcaro aveva occultato all’interno del proprio borsello/marsupio». Quei soldi, per l’accusa, sarebbero «il riscontro più eloquente della quota (fissata in 20.000 euro) che Briguori deve consegnare mensilmente a Porcaro, per l’avallo sugli investimenti immobiliari del Florida».
Qualche ora dopo, alle 20,38, da un’altra conversazione emerge che Briguori «in effetti ha assistito all’arresto di Porcaro. Riferisce, infatti, di aver visto gli agenti che lo prelevavano». Lo spiega alla moglie, che è piuttosto preoccupata: «Siete usciti insieme da quella parte? Insieme, che gli avevi portato soldi?». Briguori non può che confermare: «Ehh, il debito! Poi ha preso il motorino e io avevo la macchina più avanti». «E ti hanno visto», è il commento. Briguori «riferisce di sì e racconta, tra l’altro, che il parrucchiere gli avrebbe riferito anche la dinamica dell’arresto: “Sì! Forse non hai capito, poi mi ha detto il parrucchiere, che dice che gli hanno detto che c’era un furgone parcheggiato e praticamente quando è partito lui con il motorino sono usciti dal furgone…». (p.petrasso@corrierecal.it)
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