ROMA «La criminalità organizzata è la nuova Cassa per il Mezzogiorno». Lo dice, intervistato dal Fatto Quotidiano, l’imprenditore Pippo Callipo, che nonostante la crisi e le difficoltà per la sua azienda nel portare avanti la produzione «un imprenditore che ha la fortuna di avere la possibilità di resistere» a differenza di colleghi che «hanno l’acqua alla gola. «La ‘ndrangheta farà una mattanza. Non solo in Calabria. Hanno le tasche gonfie di euro, e questo è il momento migliore per fare incetta. Compreranno ogni cosa – avverte Callipo – a prezzi di saldo. Tra l’altro hanno bisogno di investire».
Callipo si sofferma sulla crisi e sui rincari: «Costruisco la resistenza. Vuol sapere cosa ci è capitato a noi? Il tonno crudo è aumentato del 42 per cento. L’olio di oliva del 34 per cento, l’olio di girasole del 134 per cento, le scatole di alluminio che contengono il tonno del 50 per cento, il vetro del 57 per cento. Naturalmente il nostro fatturato è in forte perdita. Le perdite continueranno ancora, anche se il mio tonno a settembre costa al supermercato già il 10 per cento in più. Per tenere i conti in ordine abbiamo dovuto chiudere lo stabilimento il mercoledì. Per tredici mercoledì fermeremo la produzione».
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