Un doppio concerto per un artista che è il pioniere della musica etnica in Italia. Sia dirigendo l’Orchestra Popolare del Mediterraneo, composta da 20 elementi, sia come membro di BandItaliana, Riccardo Tesi ha confermato di essere uno dei Maestri della World Music. Due concerti, il 22 settembre a Tropea e ieri sera a Catanzaro, inseriti nel cartellone del Festival d’Autunno, che sono stati la chiara rappresentazione di un artista versatile capace di entusiasmare il pubblico con la sua proposta musicale; una cifra stilistica che parte dalla tradizione e viene rielaborata con citazioni che attingono alla musica classica e al jazz.
Per il concerto di Tropea, con l’Orchestra Popolare del Mediterraneo,Tesi ha proposto brani del repertorio tradizionale e altri composti da lui stesso per una orchestra particolare costituita dagli strumenti della tradizione popolare come organetto, tamburelli, lira, chitarra battente mixati con quelli della musica classica come percussioni, tastiera e pianoforte, sax. Il risultato ottenuto è quello di aver ascoltato brani conosciuti rielaborati in chiave moderna con un sound e un ritmo coinvolgente. Nel capoluogo catanzarese, invece, si è esibito in una dimensione più intima con Claudio Carboni, ai fiati, e Maurizio Geri, alla chitarra e alla voce, un trio che da trent’anni ha contribuito a notevolmente alla ricerca, divulgazione e valorizzazione culturale della musica popolare italiana.
Davanti alla grande tecnica di Tesi all’organetto diatonico – non a caso è stato definito dalla rivista inglese Folk Roots, la Bibbia del folk internazionale, come ‘The Pope of the accordion’ – Geri e Carboni hanno dimostrato grande affiatamento prendendo le distanze dal folk, con le loro esecuzioni raffinate che affondano le radici nei temi legati alla vita di campagna o ai canti di lavoro del sud Italia e della Toscana in particolare.
Ogni brano ha sprigionato una energia intensa; tra brani strumentali e altri vocali, cantati da Maurizio Geri, BandItaliana non ha mai ceduto al semplice folklorismo, riuscendo a esprimere una forza espressiva tipica della musica popolare. I brani di loro composizione, eseguiti per tutto il concerto, hanno saputo tenere fede alla tradizione più classica, fondendo forme e riti della tradizione toscana e della canzone d’autore, come nel caso della esecuzione di ‘Polvere di gesso’, di Gianmaria Testa.
Lo spirito folk di BandItaliana rifugge dal tentativo di rendere commerciale la loro musica; nelle composizioni originali riescono a conservare una idea legata al passato, ma con un occhio rivolto al futuro, pur conservando la memoria della loro cultura musicale. Dimostrazione data da brani come ‘Pomodhoro’, ‘Tre sorelle’, ‘Scirocco’ e ‘Madreperla’, per citarne alcuni.
I canti di lavoro, sulla condizione femminile, le ballate, un tango, e l’omaggio a Caterina Bueno, cantante folk toscana nel cui gruppo si sono formati Riccardo Tesi e Maurizio Geri, hanno saputo toccare le corde delle emozioni del pubblico, che ha salutato il trio con applausi a scena aperta.
Il Festival d’Autunno questa sera proseguirà il suo week end, nel Chiostro del Complesso Monumentale ‘San Giovanni’ di Catanzaro, con un doppio concerto dei trionfatori della seconda edizione del talent Next Music Generation: alle 21 il duo Shamsi, composto da Andrea Mellace e Sara Rotella, piazzatisi al primo posto, eseguiranno un raffinato repertorio jazz. Alle 22, la calda voce di Laura Screnci, accompagnata da Amedeo Lobello, al pianoforte, e da Ismaele Rocca, alla batteria, proporrà un concerto di musica pop italiana e straniera.
Con il biglietto da 4 € si potrà assistere a entrambi i concerti, che daranno l’opportunità di conoscere artisti catanzaresi destinati ad avere grande successo in futuro, per la grande voce delle soliste e l’originalità della proposta musicale.
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