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l’inchiesta

L’industria della prostituzione a Squillace, Copanello e Stalettì: cinque ai domiciliari – VIDEO E NOMI

Operazione dei carabinieri: sei le ordinanze. Immobili in affitto a prezzi maggiorati e una rete per gli spostamenti delle escort

Pubblicato il: 06/10/2022 – 10:36
L’industria della prostituzione a Squillace, Copanello e Stalettì: cinque ai domiciliari – VIDEO E NOMI

CATANZARO Nelle prime ore del 3 ottobre i Carabinieri delle Compagnie di Catanzaro e Soverato hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti che si sono resi responsabili del reato di favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione procedendo altresì al sequestro preventivo degli appartamenti utilizzati per le attività illecite. Le sei ordinanze sono state emesse dall’ufficio gip/gup del Tribunale di Catanzaro su proposta della Procura della Repubblica di Catanzaro a seguito di particolare attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Squillace in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Gasperina. Cinque soggetti sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari e uno all’obbligo di presentazione alla pg. È stato inoltre disposto il sequestro preventivo dei tre immobili utilizzati per le attività illecite ubicati in Squillace Lido, Copanello e Stalettì.

Nello specifico i soggetti indagati avrebbero favorito la prostituzione, richiedendo alle donne che la esercitavano negli immobili presi in affitto somme di denaro notevolmente superiori al valore di mercato.
L’inchiesta, attuata con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, ha consentito di acclarare l’esistenza di un’attività illecita di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione posta in essere dagli indagati in concorso tra loro, ciascuno con ruoli e compiti ben precisi.
I “protettori” difatti, hanno messo in piedi una fiorente attività di prostituzione all’interno degli immobili di proprietà di uno dei soggetti colpito dalla misura, ove ciclicamente le donne erano solite prostituirsi, favorite dal sostegno logistico fornito dagli altri indagati i quali si preoccupavano di garantire alle donne gli spostamenti ed il necessario per l’attività illecita.

I nomi

Ecco i destinatari delle misure cautelari disposte dal gip di Catanzaro:

Antonio Santoro, (Catanzaro 3/4/84) arresti domiciliari
Luigi Santoro (Catanzaro, 11/10/88) arresti domiciliari
Giuseppina Macrillò (Catanzaro, 1/06/83) arresti domiciliari
Giuseppe Migliazza (Borgia, 12/11/44) arresti domiciliari
Gabriele Ricciardi (Catanzaro 22/4/57) arresti domiciliari
Mario Astarita, (Catanzaro, 30/3/64) obbligo di presentazione alla pg

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