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«Il richiamo del Papa, l’impegno della politica»

Domenica scorsa il Santo Padre, nell’Angelus, ha evidenziato come uno dei problemi più rilevanti del nostro presente sia Il dilagare del narcisismo, per cui l’io prevale costantemente sul noi. Una te…

Pubblicato il: 29/10/2022 – 10:25
di Alfredo Antoniozzi*
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«Il richiamo del Papa, l’impegno della politica»

Domenica scorsa il Santo Padre, nell’Angelus, ha evidenziato come uno dei problemi più rilevanti del nostro presente sia Il dilagare del narcisismo, per cui l’io prevale costantemente sul noi.
Una tendenza che porta a dimenticare il valore della collettività privilegiando sempre l’affermazione personale.
Che il narcisismo sia presente e predominante nella nostra società è un dato di fatto e la politica, che è lo specchio dell’azione generale, non può esserne immune..
Grandi autori, da Antonio Semerari a Giuseppe Nicolò (calabrese) hanno illustrato le caratteristiche del narcisismo e dei suoi effetti sulla comunità.
In chiave politica esso è una sorta di sopraffazione del concetto di partecipazione, elemento base della democrazia.
Se la funzione essenziale della politica è quella di mettersi al servizio dei problemi generali il richiamo del Papa ci esorta a una condivisione delle soluzioni possibili e delle strategie di contrasto che l’esasperazione personale e la ricerca di individualismo ostacolano.
Nel suo discorso di insediamento Giorgia Meloni ha fatto un appello, rivolto anche alle forze di opposizione, per recuperare una credibilità sostanziale partendo proprio dal superamento di posizioni personalistiche.
Ha detto che è indispensabile che ognuno, pur da angolazioni diverse, contribuisca al dibattito in corso perché solo con un’assunzione di responsabilità collettiva si affrontano problemi come la crisi economica e sì può dare un contributo alla fine della guerra.
L’antidoto al narcisismo è la cooperazione, Intesa come partecipazione attiva e critica a prescindere se si è maggioranza o opposizione.
Vale ovviamente anche per la nostra regione, che è reduce da decenni di scontri causati principalmente dal leaderismo, che ha aumentato la conflittualità e che ha ritardato la soluzione di questioni fondamentali.
Il manifesto di questa legislatura dovrebbe essere il recupero di una dimensione globale dell’impegno politico che necessita di sinergie e non dì fratture personalistiche.
Negli anni in cui la Calabria conquistava risultati importanti tutti i partiti, mantenendo le differenze, agivano in un’unica direzione.
Se è vero che i tempi sono cambiati è altrettanto vero che è indispensabile riappropriarsi della forza del collettivo per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Una metafora sportiva che è indicata come rimedio al trionfo dell’Io. E che è consapevolezza di umiltà, condizione quanto mai utile per costruire una buona politica.

*Deputato Fratelli d’Italia

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