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Servizi per l’agroalimentare: quale ruolo giocano i trasporti refrigerati a livello internazionale?

Il ruolo degli operatori professionali nel trasporto refrigerato internazionale. Il trasporto a temperatura controllata per i beni refrigerati

Pubblicato il: 29/10/2022 – 5:57
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Servizi per l’agroalimentare: quale ruolo giocano i trasporti refrigerati a livello internazionale?

 
La supply chain dell’agroalimentare è uno dei tasselli più importanti nei flussi di commercio che si sviluppano a livello mondiale.
Si tratta infatti di una fase in cui è necessario garantire il rispetto dei beni e delle loro unicità, per far sì che giungano a destinazione mantenendo intatte le loro proprietà organolettiche.
L’elemento principale resta però l’osservanza degli standard igienici, che nell’import/export di prodotti agroalimentari refrigerati assume un ruolo determinante: difatti, in virtù della loro fragilità, i beni deperibili devono essere gestiti avvalendosi di una rete di trasporto dinamica, che ne garantisca un trasporto sicuro, ma soprattutto alla giusta temperatura.

Il ruolo degli operatori professionali nel trasporto refrigerato internazionale

I beni deperibili non sono tutti uguali, ma si distinguono in prodotti freschi, per i quali le temperature devono essere mantenute tra gli 0°C e i 4°C, termosensibili, che richiedono un range tra i 15° e i 18°C, e surgelati, per i quali invece è necessario assicurarsi che la temperatura non si discosti da una massima di -18 e una minima di -25°C.
Di conseguenza, per questi beni si deve predisporre un trasporto a temperatura controllata: un sistema estremamente complesso, che assicura il mantenimento dei prodotti all’interno di un determinato intervallo termico, variabile in base al range di temperatura richiesto.
Naturalmente, il rispetto della catena del freddo gioca un ruolo ancora più determinante nella gestione della supply chain a livello internazionale. In quest’ambito, le aziende attive nell’export agroalimentare basano il loro intervento su una serie di procedure finalizzate a coordinare ogni operazione e ottimizzare le fasi di trasporto.
Una delle realtà di riferimento per quello che riguarda il trasporto refrigerato internazionale è per esempio STEF, che attualmente si avvale di un network composto da oltre 225 filiali dislocate in più di 15 paesi europei.
In particolare, grazie a una rete di infrastrutture che si dirama sull’intero territorio italiano, l’azienda si occupa di prelevare le merci ovunque e garantirne il trasporto a temperatura controllata fino a destinazione. L’iter si avvale di processi diversi al variare della meta designata, prevedendo il trasporto su gomma per quelle destinate al mercato europeo e via aerea per i beni agroalimentari indirizzati alle piazze extraeuropee.
In quest’ultimo caso, STEF consegna i prodotti direttamente presso i magazzini aeroportuali di Fiumicino e Malpensa, dove i colli vengono presi in carico dagli spedizionieri, che ne dispongono l’invio in tutto il mondo. Ogni processo avviene sempre con il massimo rigore, a tutela degli operatori del settore, ma soprattutto dei consumatori.

Il trasporto a temperatura controllata per i beni refrigerati

Naturalmente, alla luce dei diversi range di temperatura richiesti, anche l’export di beni deperibili, come avviene per il trasporto refrigerato su scala nazionale, deve prevedere come presupposto fondamentale il mantenimento della catena del freddo: un percorso a più anelli, tutti accuratamente monitorati, basati su una gestione attiva delle derrate che va dallo stabilimento produttivo fino all’incontro con il punto vendita.
Il controllo della catena del freddo è inoltre un requisito molto importante a garanzia della filiera del prodotto e della sua tracciabilità, entrambi determinanti per garantire non soltanto la qualità dei beni agroalimentari, ma anche la loro tipicità, la stagionalità e quell’eccellenza che spesso li lega a doppio filo al territorio.
Per far sì che tutto ciò sia possibile, la rete a temperatura controllata deve potersi avvalere di veicoli refrigerati e infrastrutture dislocate in maniera capillare, così che la temperatura si mantenga inalterata sia nel trasporto sia nelle fasi di movimentazione e di stoccaggio.
È per tutte queste ragioni che oggi l’esecuzione delle procedure relative al corretto mantenimento della catena del freddo è demandata a fornitori specializzati nel trasporto nazionale e internazionale a temperatura controllata.

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