Inchiesta su testamenti falsi a Catanzaro, Crispino lascia il carcere
L’uomo era finito in carcere a seguito dell’operazione della Procura del Capoluogo. Il Riesame ha sostituito la misura con i domiciliari

CATANZARO È stato scarcerato il funzionario delle Poste arrestato assieme ad altre sei persone lo scorso 17 ottobre. Si tratta di Lorenzo Crispino accusato dalla Procura del Capoluogo di far parte di una associazione a delinquere per la commissione di svariati reati legati a testamenti risultati falsi. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, al termine della Camera di consiglio del 2 Ottobre, in accoglimento dell’istanza dei difensori dell’uomo Arturo Bova del Foro di Catanzaro e Michele Accorinti del Foro di Vibo Valentia, ha ordinato l’immediata scarcerazione di Crispino sostituendo la misura cautelare in carcere con l’applicazione della misura meno afflittiva degli arresti domiciliari. Una decisione che segue quella dell’avvocato Elio Raffaele Bruno liberato dal Riesame.
«Un risultato che sicuramente rende giustizia – commentano i difensori dell’uomo – rispetto alla sproporzionalità della misura applicata dal Giudice per le indagini preliminari ma che ci soddisfa solo parzialmente». «Aspetteremo di leggere le motivazioni che nei prossimi giorni saranno depositate dal Tribunale della Libertà – concludono gli avvocati – al fine di valutare un ricorso per Cassazione che, allo stato delle cose, appare molto probabile».